Bonus 200 euro, cosa spetta a partite iva, colf e badanti

Il bonus 200 euro anche per partite Iva, colf e badanti: quali sono le modalità con cui queste categorie otterranno il sostegno

Il bonus 200 euro è tra i sostegni più attesi dai lavoratori italiani e non solo. Con l’ultima modifica del decreto Aiuti saranno tantissime le categorie a cui spetterà il bonus.

Mario Draghi

Il decreto è stato approvato la scorsa settimana dal Governo ma non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale. E’ comunque certo che rientreranno fra gli aventi diritti anche i pensionati, i disoccupati e i percettori del reddito di cittadinanza. A godere del sostegno saranno anche i partita iva, colf e badanti. Il sostegno dovrebbe arrivare molto probabilmente con la busta paga di luglio.

Bonus 200 euro: partite Iva, colf e badanti

Se per la maggior parte delle categorie sono già molto chiare le modalità di ricevimento del bonus, per altre non è così. Chi naviga ancora nell’incertezza sono i titolari di partita Iva, ma anche colf e badanti.

Per quanto riguarda le partite Iva verrà istituito un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Il bonus 200 euro spetterà a tutti i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS e ai professionisti iscritti alle casse private. Bisognerà però aspettare i prossimi decreti per criteri e modalità della concessione e come verrà ripartita.

Le modalità per il riconoscimento del bonus sono ancor più incerte per colf e badanti. Questo perché le famiglie che vanno ad assumere tali profili rappresentano dei datori di lavoro atipici e sarebbe sbagliato imporre loro l’anticipo del sostegno, come avviene per i lavoratori dipendenti. Secondo Investireoggi.it il sostegno per queste categorie verrà erogato tramite apposita richiesta all’Inps da parte delle famiglie che hanno assunto colf e badanti. Si tratterebbe dello stesso meccanismo con il quale si riconobbe il bonus Covid 2020.

Per informazioni più certe e soprattutto definitive bisognerà comunque attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale.

 

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