Bonus 200 euro a luglio, che succede se hai usufruito di molti giorni di malattia

I giorni di malattia sono una variabile importante anche nella possibilità di accedere al bonus 200 euro: ecco perché

Spieghiamo un’altra questione relativa al bonus 200 euro e alla sua attuazione, per la quale può essere determinante anche il numero dei giorni di malattia.

Il bonus 200 euro è presente nel decreto Aiuti e spetta a tutti quei lavoratori dipendenti che nel primo quadrimestre di quest’anno hanno beneficiato dello sconto contributivo dello 0,80% anche per un solo mese. C’è però una variabile importante per quanto riguarda l’assegnamento di tale sostegno, ovvero i giorni di malattia che si è preso il contribuente. Anche il lavoratore che abbia un reddito superiore a quello ammesso dalla legge (35.000 euro) può ver diritto al bonus, a seconda del fatto che l’indennità di malattia spetti all’Inps o meno.

Bonus 200 euro, come influiscono i giorni di malattia

Il bonus spetta a lavoratori dipendenti e autonomi, ma anche a lavoratori domestici con uno o più rapporti di lavoro in essere. Fra i destinatari del sostegno ci sono anche i pensionati con gestioni previdenziali diverse dall’Inps e gli incaricati alle vendite a domicilio titolari di partita Iva. Ma anche i lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che, nel 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati. Pe quanto riguarda i lavoratori dipendenti i 200 euro saranno inseriti in busta paga nello stipendio di luglio. Ugualmente per i pensionati verranno corrisposti nella mensilità di luglio.

Nella norma è poi specificato che lo stipendio dei lavoratori a cui spetta il bonus non deve eccedere mensilmente l’importi di 2.692 euro. Per il mese di dicembre il limite è raddoppiato perché ovviamente si considera la tredicesima. Attenzione però, perché i giorni di malattia possono fare la differenza, a seconda del settore di appartenenza. Nei settori in cui la malattia è indennizzata dall’Inps, anche i dipendenti con una retribuzione mensile lorda che non gli permette di accedere allo sconto dello 0,80%, potrebbero avere accesso all’indennizzo.

Dal momento che infatti l’indennità non concorre alla base imponibile previdenziale il dipendente può rispettare la soglia sopra citata di 2.692 euro. Al contrario, nei settori in cui invece non è prevista indennità a carico dell’Inps, niente bonus.

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