Reddito di Cittadinanza insieme al lavoro: la svolta (legale) per avere più soldi

I percettori del Reddito di cittadinanza devono sapere che esiste un modo per avere più soldi. Scopriamo insieme in cosa consiste la svolta insieme al lavoro.

Il Reddito di Cittadinanza è una misura che è stata pensata per sostenere le famiglie italiane che vivono in condizioni economiche precarie. A tal proposito, è in arrivo una svolta del tutto legale che consente di avere più soldi e vivere meglio.

Tale novità nasce da una proposta avanzata dal Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia per porre rimedio alla carenza di lavoratori stagionali. A tal proposito, infatti, sempre più datori di lavoro stanno lamentando la difficoltà nel trovare personale. Si tratta di migliaia di posti di lavoro che però restano vuoti in quanto per molti accettare una proposta di lavoro stagionale significherebbe perdere il diritto a percepire il reddito di cittadinanza. In poche parole, per molti, risulta essere assai più conveniente continuare a beneficiare della misura piuttosto che ricercare un lavoro. Tale fenomeno ha spinto Garavaglia a proporre di mantenere il Reddito di Cittadinanza per metà ai lavoratori stagionali. Va detto che tempo addietro, il Comitato istituito al Ministero del Lavoro e presieduto da Chiara Saraceno, aveva avanzato una proposta simile. Nello specifico, nel caso in cui si accetti una offerta di lavoro, era stato proposto di decurtare la somma percepita dell’assegno mensile e mantenere il 60%. Non solo, tra le proposte era stata anche avanzata di contemplare l’assegno mensile nel calcolo che determina l’Isee.

Reddito di cittadinanza insieme al lavoro: la svolta (legale) per avere più soldi

Senza dubbio, una simile misura se entrasse in vigore spingerebbe molti a mettersi alla ricerca di un lavoro. E’ anche vero, però, che dall’altro lato si amplierebbe oltre modo la fascia di popolazione che beneficerebbe del reddito in esame. Oltre a ciò si verrebbero a creare inevitabilmente delle discrepanze e quindi delle disparità tra cittadini in quanto ci sarebbero alcuni che avrebbero diritto a percepire la predetta integrazione per il solo fato che già precedentemente erano beneficiari della misura. Alla luce di quanto appena detto dunque se la proposta dovesse essere accolta si andrebbe a creare un onere dal punto di vista economico davvero dispendioso per il Governo. Senza contare che si finirebbe per creare plausibilmente una sorta di lavori sussidiati direttamente dallo Stato con tutte le disuguaglianze del caso.

Impostazioni privacy