Malattia, così gli ispettori ti arrivano fin dentro casa

Alcune volte l’ispettore al lavoro viene a controllare che la malattia del lavoratore sia reale: quali sono i casi in cui può entrare nell’abitazione

Solitamente i controlli dell’ispettorato del lavoro non possono avvenire all’interno della dimora privata in nome del “divieto di accesso ispettivo”. C’è però un fattore che va a costituire eccezione o che, per dirlo meglio, esula dalla norma che vediamo applicare nella maggior parte dei casi. A chiarire la questione è stata la corte d’appello di Lecce in una recente sentenza.

Qui è stato definito in maniera univoca quali sono i casi in cui l’ispettore può entrare a sua discrezione in casa e addirittura arrivare ad entrare nelle camere da letto o in qualsiasi altra stanza dell’abitazione per fare i dovuti accertamenti. Questa evenienza è stata riportata alla luce da un fatto di cronaca che ha portato a tenere in considerazione alcune sottigliezze interpretative della norma. Vediamo quindi quando non è possibile contestare l’attività del supervisore.

Malattia, quando l’ispettore ha diritto a entrare nella dimora

Il caso è avvenuto nel 2016 a Brindisi quando un ispettore ha effettuato un controllo nel giardino di una casa dove erano in corso lavori edili. Dal controllo, effettuato in presenza del proprietario è emerso che 5 dei 6 lavoratori erano a nero e questo ha portato al pagamento di una somma di circa 15.000 euro. I fatti sono finiti in tribunale con un ricorso che inizialmente era stato accettato, ma il tutto è cambiato quando si è arrivati alla corte d’appello. Alla fine la casa visitata è stata considerata “cantiere” e non “dimora privata”, in quanto erano in corso dei lavori.

Solitamente le verifiche si dividono in tre fasi: identificazione dei presenti, esame della documentazione e redazione del verbale. Nel caso in cui vengono svolti dei lavori l’ispettore ha però accesso all’interno della casa. In quel caso la corte d’appello di Lecce stabilì che la casa “non è qualificabile come luogo di privata dimora né come luogo in cui si svolgono attività destinate a rimanere riservate, trattandosi piuttosto di luogo aperto al pubblico”. Qualsiasi cantiere edile è infatti da considerarsi area aperta al potenziale controllo.

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