Aziende in crisi, c’è la legge che ti permette la pensione anticipata senza perdere soldi

Azienda in crisi. Ecco il metodo per andare in pensione, il lavoratore è pronto ad usufruire di questa opzione senza perdere i soldi. Di seguito tutti i dettagli su questa legge.

Se l’azienda in crisi c’è l’opportunità di andare in pensione prima per il lavoratore. Lo prevede un decreto arrivato direttamente dal Mise. Ecco tutte le notizie.

La legge del 30 dicembre 2021, numero 234, dà la possibilità ai lavoratori di andare prima in pensione nel caso in cui l’azienda fosse in crisi. Lo prevede un decreto arrivato dal Mise. Fino al 2024, dunque, per tre anni, i lavoratori hanno l’opportunità di lasciare il loro posto ottenendo un’indennità quasi pari a quello che si prenderebbe di pensione.

Si può considerare come un assegno provvisorio che si riceve fino a quando non si maturano i requisiti per andare in pensione realmente. Non tutti i lavoratori potranno accedere a questa legge. Infatti, l’assegno, è pensato solo per le piccole e medie imprese. I soldi che lo Stato a messo a disposizione sono: per il 2022, 150 milioni, 200 milioni per il 2023 e altri 200 per il 2024.

Secondo una prima stima sarebbero circa più di 10mila lavoratori che potranno accedere a questa misura che permette loro di ricevere un assegno nel caso in cui la propria azienda sia in crisi.

Per il momento però, nonostante la misura sia prevista nella legge di Bilancio 2022, tutto è rimasto sulla carta. Per completare questa riforma serve un decreto ad hoc da parte del  dicastero dello Sviluppo economico. La pubblicazione è attesa a giorni, così riporta il Sole 24 Ore.

Per accedere a questa misura le piccole o medie imprese devono avere un numero di dipendenti compreso tra 15 e 250 e non devono fatturare più di 50 milioni all’anno o avere un totale di bilancio oltre i 43 milioni. Per azienda in crisi si intende una diminuzione media del fatturata nei 12 mesi antecedenti e di almeno il 30% rispetto alla media del fatturato dell’anno 2019.

Il dipendente può uscire prima dal lavoro al massimo tre anni prima rispetto ai requisiti pensionistici attuali. Ai lavoratori che accederanno a questa misura va un’indennità mensile, fino al raggiungimento del primo vero assegno pensionistico, con Naspi se spettante che sarà del 90% del trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore dal momento della cessazione del rapporto di lavoro. Bisognerà fare la domanda attraverso l’Inps. Si attende la lettura del decreto per tutti i dettagli

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