Pensioni, come cambierà il tuo assegno nel 2023 se non passa la riforma entro l’anno

Se la riforma della previdenza pubblica non passa, aspettiamoci modifiche sulle pensioni: ecco come cambia l’assegno

Nel caso in cui si è già in pensione ecco come cambierà l’importo mensile se dovesse saltare la riforma della previdenza pubblica. Senza questa riforma è a rischio l’istituzione della pensione di garanzia per i giovani lavoratori, che era tanto attesa. A rischio anche la flessibilità in uscita proprio dal 2023, il rilancio della previdenza complementare e l’istituzione di bonus contributivi per le mamme.

Bisogna fare attenzione anche al fatto che la guerra in Ucraina possa far saltare alcuni controlli, soprattutto per quanto riguarda le pensioni all’estero. Se invece non si è in pensione ora, ma solo a partire dal prossimo anno, il pericolo che si corre è quello relativo al ricalcolo degli assegni Inps. Il ricalcolo pieno con il sistema contributivo potrebbe portare a sensibili riduzioni dell’assegno per molti lavoratori.

Pensioni, come cambia l’assegno e in quali casi

Per chi si è già ritirato dal lavoro non ci saranno ricalcoli, con o senza riforma, dal momento che i requisiti sono già stati cristallizzati. Quindi cha ha già ottenuto la pensione sarà soggetto nel 2023 solo alla rivalutazione degli assegni in base al carovita. Se sei in pensione l’anno prossimo l’assegno Inps sarà probabilmente rivalutato in maniera corposa, visto che l’inflazione viaggia al 7%.

Ci sarà un maxi-aumento l’anno prossimo sugli assegni Inps con il carovita galoppante. Non siamo ancora in grado di definire l’inflazione definitiva per il 2022 perché è ancora troppo presto. Eppure si scommette già adesso sul fatto che la rivalutazione degli assegni Inps sarà davvero senza precedenti per milioni di pensionati.

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