“Bonus” in busta paga, per alcuni saranno solo 146 euro. Ma per sempre

Novità per almeno 550mila lavoratori: troveranno un ‘bonus’ in busta paga che potrebbe arrivare a 170 euro e più al mese.

Stiamo parlando del rinnovo contratti per circa 550mila lavoratori, un accordo appena arrivato sul rinnovo dei contratti per i dipendenti del servizio sanitario pubblico. La decisione è stata sottoscritta il 15 Giugno e a ricevere il bonus saranno infermieri, radiologi, personale amministrativo, ostetriche e ricercatori.

Bonus sanitari

L’intesa è stata firmata in accordo con le più importanti organizzazioni sindacali, che sottolineano quanto questo aumento in busta paga sia anche un riconoscimento e ringraziamento per questa categoria di lavoratori che hanno supportato il servizio sanitario ai cittadini durante il caos causato dalla pandemia da covid.

I sanitari e affini vedranno dunque gonfiarsi le proprie buste paga, ma non si tratta di un bonus una tantum, bensì di un vero e proprio aumento dello stipendio mensile; ciò significa che il cambiamento è continuativo nel tempo. Le cifre partono da 90 euro ma per molti saranno di più: gli infermieri riceveranno un aumento tra i 146 e i 170 euro mensili o indennità più alte.

Bonus fino a 170 per i lavoratori del settore sanitario: quando arriverà

Inoltre sale la retribuzione del lavoro notturno da 2,74 euro a 4 euro tondi. Novità anche per gli operatori in pronto soccorso, con 40 euro in più al mese fino ad un massimo di 100. I nuovi contratti hanno però un budget limite: sono stati stanziati 241,6 milioni di euro per il rinnovo dei contratti per il prossimo biennio.

bonus sanitari

Le novità non riguardano soltanto l’aspetto economico ma anche quello organizzativo: è prevista la cancellazione di vecchie categorie sostituite da cinque nuove, ovvero professionisti sanitari, funzionari, assistenti, operatori e personale di supporto.

Per ricevere il ‘bonus’ i soggetti interessati dovranno aspettare ancora un po’. Bisogna infatti che i nuovi contratti entrino in vigore ma ciò dovrebbe accadere comunque in tempi non eccessivamente dilatati. Per essere approvato ufficialmente, il nuovo contratto deve ancora essere approvato dal governo e dalla Corte dei conti.

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