Acqua razionata nella case e rubinetti chiusi la notte, cosa sta accadendo

Il problema della siccità imperversa in Piemonte e Lombardia: acqua razionata in tanti comuni

Ci avviciniamo a un’estate che si preannuncia davvero calda e in molte zone d’Italia si fa avanti problema della siccità, sempre più pressante negli ultimi giorni. Uno degli interventi per far fronte alla problematica potrebbe essere quello di razionare l’acqua. Già diversi Comuni hanno emesso delle ordinanze in tal senso, ovvero regole stringenti per fare in modo che non si sprechi l’acqua che esce dai rubinetti di casa dei cittadini.

Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po, ha dichiarato all’Ansa: “In alcuni territori italiani non piove da 110 giorni, e la situazione di siccità è in peggioramento. In diversi Comuni sono già in azione le autobotte per l’approvvigionamento di acqua perché i serbatoi locali afferiscono a sorgenti che non ci sono più”.

Acqua razionata, quali sono le zone più colpite

Provvedimenti di questo tipo si prevedono in 100 comuni del Piemonte e 25 della Lombardia. Il governatore del Piemonte, Alessio Cirio ha spiegato: “Abbiamo 40 Comuni che stanno facendo l’ordinanza per l0’utilizzo consapevole, ma ne abbiamo 10 in cui c’è stata l’interruzione notturna della somministrazione dell’acqua per uso civile. Vuol dire che in 10 Comuni del Piemonte, quando si apriva l’acqua di notte, nei giorni passati, non c’era l’acqua perché era razionata. Dieci casi specifici in tutto il Piemonte localizzati nel Novarese”.

Per quanto riguarda invece la Lombardia, Bergamo è la città più colpita con 25 Comuni che  sono a rischio razionamento dell’acqua potabile, ma la situazione è critica ovunque nella regione. A Tradate in provincia di Varese è vietato sprecare l’acqua dalle sei a mezzanotte per lavare l’auto e riempire le piscine. Ci sono multe fino a 500 euro per i trasgressori. La Regione si prepara a chiedere lo Stato d’emergenza per la siccità, al quale sta già compromettendo le coltivazioni, con cali delle rese fino al 30% per quanto riguarda orzo e frumento.

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