Bonus 200 euro, cosa accade se lo chiedi in ritardo Bonus 200 euro.

Il Bonus 200 euro verrà erogato a Luglio a tutti i lavoratori dipendenti a patto che presentino un’autocertificazione al proprio datore di lavoro: che succede se si presenta in ritardo?

Per ottenere il bonus 200 euro nella busta paga riferita al mese di Luglio, tutti i lavoratori dipendenti sono tenuti a presentare un’autocertificazione scritta autonomamente, contenente tutti i dati utili personali ma soprattutto una dichiarazione di star presentando il documento ad un solo datore di lavoro in caso di più impieghi.

Questo dovrebbe servire come mezzo di controllo all’INPS, e ai datori di lavoro che dovranno erogare di proprio pugno i 200 euro prima di essere rimborsati, per far si che ogni soggetto presenti una singola richiesta in quanto il bonus è nato come un aiuto economico una tantum e può essere percepito solo una volta.

Per quando riguarda la presentazione dell’autocertificazione, il Decreto Aiuti, ovvero il D.L. 20/2022 non prevedere una tempistica ferrea per la consegna dell’autodichiarazione all’azienda del caso, ma è ovvio che si presuma debba essere consegnata prima dell’accredito del bonus in busta paga.

Se così non fosse, il datore di lavoro non avrebbe motivo di erogarlo e dunque si rischia di perdere questa occasione unica. Vediamo insieme cosa succede nel caso in cui la domanda venga presentata in ritardo.

Affrettatevi a consegnare le autodichiarazioni: potreste rischiare di perdere i 200 euro

Ricordiamo che il ogni caso il bonus verrà riconosciuto soltanto a quei lavoratori dipendenti che hanno usufruito, nel primo quadrimestre del 2022, almeno un mese di esonero contributivo all’0,8%. Per sapere se rientrate tra la platea dei beneficiari, basta controllare i cedolini degli stipendi tra Gennaio e Aprile.

Come le tante altre imprecisioni del Decreto Aiuti, che l’esecutivo sta cercando di migliorare e soprattutto chiarire così la situazione a migliaia di cittadini possibili beneficiari, anche nel caso di ritardi della presentazione dell’autocertificazione non si sono chiarimenti precisi.

Parlando per supposizioni, è ragionevole pensare che un estremo ritardo della presentazione -per esempio alla metà del mese di Luglio- possa compromettere l’accesso al ricevimento del bonus una tantum. Anche se sarebbe ingiusto negare il bonus a chi ne ha diritto, il consiglio è quello di affrettarsi entro il mese di Giugno per garantirsi l’accredito extra.

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