Notti senza poter usare l’acqua, in arrivo il Dpcm del Governo

Per far fronte all’allarme siccità che sta interessando le Regioni del Nord in questi giorni, è in arrivo il Dpcm del Governo: si preannunciano notti senza poter usare l’acqua.

In questi giorni, sta tenendo banco una nuova emergenza che riguarda le Regioni del Nord. Il fiume Po, infatti, è in secca e questo sta inevitabilmente avendo delle ripercussioni che hanno fatto scattare l’emergenza idrica. Per contrastare questa nuova calamità che si sta abbattendo sul nostro Paese, è in arrivo il Dpcm del Governo.

La prossima settimana arriverà un nuovo decreto volto ad introdurre nuovi parametri più precisi per stabilire lo stato d’emergenza. Quella che sta interessando le Regioni del Nord, difatti, è una vera e propria emergenza che sta colpendo in particolare il Piemonte, il Veneto, la Lombardia e l’Emilia Romagna ad esclusione della Liguria. Anche in alcune regioni del Centro peraltro la situazione sembra essere piuttosto preoccupante e in particolar mondo nel Lazio e nelle Marche. In questo contesto, sia il Governo quanto la Protezione civile stanno lavorando per giungere ad una soluzione che pare prevede anche la possibilità di razionamenti. Proprio a tal proposito, diversi Comuni stanno introducendo delle ordinanza che prevedono la limitazione dell’utilizzo di acqua. in particolare, tali limitazioni riguardano alcune attività come, ad esempio, innaffiare le piante o lavare la propria auto. In Trentino Aldo Adige, precisamente a Ronzo- Chienis, il sindaco ha deciso di chiudere i rubinetti tra le ore 23 e le 6.

Coloro che violano tali divieti peraltro andranno incontro a pesanti sanzioni. A Livorno, ad esempio, il sindaco ha stabilito una multa che parte da 100 fino ad arrivare a 500 per i trasgressori. L’obiettivo, in poche parole, è quello di ridurre gli sprechi d’acqua a causa dell’emergenza idrica a cui si sta assistendo in questi giorni. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha fatto sapere che ogni parte coinvolta sta cercando di remare nella medesima direzione, tuttavia, per un intervento realmente efficace sarà necessario un coordinamento da parte del Governo centrale. Nel frattempo, non resta che auspicarsi che la situazione rientri al più presto per evitare un razionamento dell’acqua in pianta stabile.

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