Reddito di Cittadinanza, ora per chi lo rifiuta sono guai

Nuovi aggiornamenti per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza. Svolta inattesa del Governo, ora per chi lo rifiuta sono guai. Ecco tutti i dettagli.

Cambia il Reddito di Cittadinanza con misure nuove che andranno a modificarlo. Un emendamento presentato dal centrodestra, presente del Decreto Aiuti, approvato dalle commissioni della Camera, dovrà passare in Senato entro la metà di luglio. Ecco in cosa consiste.

Ecco come cambia il Reddito di Cittadinanza. Secondo questo emendamento, infatti, si può essere esclusi dal beneficio nel caso in cui un cittadino rifiuta un’offerta congrua a chiamata diretta da un datore di lavoro privato.

Questa norma è stata presentata dal centrodestra con i politici  Maurizio Lupi (Noi con l’Italia), Riccardo Zucconi (FdI), Rebecca Frassini (Lega), Paolo Zangrillo (FI), Lucia Scanu e Manuela Gagliardi (Misto). A questo emendamento ha votato a favore anche il Partito Democratico. Si è espresso in modo contrario il Movimento 5 Stelle. Una questione molto chiara quella dell’offerta privata che il datore può fare al beneficiario del reddito.

Oltre a ciò, il ministro del Lavoro, bisognerà definire e dettagliare anche le modalità di comunicazione e verifica della mancata accettazione dell’offerta di lavoro congrua che il beneficiario ha rifiutato.

Grande soddisfazione nel centrodestra per questo emendamento che è passato alle commissioni della Camera. “L’ha voluta fortemente la Lega – ammette la deputata Rebecca Frassini, prima firmataria – sarà utile soprattutto per il settore turistico-ricettivo. Serve maggiore manodopera. Non bisognerà passare dai Centri per l’impiego, se l’offerta è proposta direttamente da un datore di lavoro privato sarà considerata congrua e quindi chi rifiuta perderà il sussidio”. 

Molto semplice questa norma sul Reddito di Cittadinanza, presente nel Decreto Aiuti. Considerato l’inefficienza dei centri dell’impiego e dei navigator, i datori di lavoro privati potranno proporre un’offerta diretta ai percettori del beneficio che in caso di rifiuto rischiano di perdere il RDC.

Anche il leader di Noi con L’Italia Maurizio Lupi ha ammesso. “Con questo emendamento abbiamo rimediato almeno ad un piccolo danno che il Reddito di Cittadinanza ha creato. Abbiamo equiparato l’offerta privata a quella pubblica. Se un percettore riceve due offerte di lavoro da un albergatore o ristoratore, per esempio, e le rifiuta va a casa e perde il Reddito”. 

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