I bonus non bastano, perchè l’Italia sta scivolando verso la povertà

Nonostante i bonus introdotti dal Governo per aiutare le famiglie che versano in condizioni economiche precarie, l’Italia sta scivolando lentamente verso la povertà. Ecco spiegato il perchè.

L’invasione dell’Ucraina ha dato vita ad una situazione di instabilità che sta avendo ripercussioni sui prezzi delle materie energetiche come di quelle alimentari. Questo, difatti risultano essere in continuo aumento con tutte le conseguenze del caso. La situazione è aggravata dall’inflazione alle stelle e dagli stipendi bassi.

I dati raccolti a giugno rivelano che l’inflazione ha raggiunto l’8 per cento. Si tratta di una percentuale a cui non si assisteva dal lontano 1986 e che rischia di portare alla nascita di malcontento generalizzato nella popolazione.  Il motivo risiede nel fatto che il predetto dato pesa soprattutto sui consumatori che hanno stipendi bassi. L’inflazione elevata infatti rischia di abbassarne il potere d’acquisto e ciò determinerebbe gravi conseguenze su tutto il sistema Paese. Gli aumenti dei salari peraltro risultano davvero al minimo dal momento che l’ISTAT ha calcolato che si è aggirato sullo 0,8 per cento nel primo trimestre. In un simile contesto, è chiaro che diventa di estrema importanza l’intervento del Governo. Nonostante il taglio delle accise e delle bollette per le famiglie con redditi bassi, infatti, a situazione risulta essere in ogni caso complicata.

La soluzione più efficace risulta essere quella che prevede il taglio del cuneo fiscale. Ciò consiste nell’aumento della busta paga dei lavoratori in abbinamento all’abbattimento dei contributi Inps previsti a carico del lavoratore stesso e del datore di lavoro. Per fare ciò, saranno necessarie molte risorse. In particolare, seconde le stime servirebbero oltre 16 miliardi di euro per riuscire ad aumentare gli stipendi di più di 1200 euro. Al momento, tale intervento non risulta essere praticabile nel breve periodo in quanto il Governo è alla ricerca delle risorse necessarie. Con ogni probabilità dunque il taglio del cuneo fiscale potrebbe diventare attuabile in autunno. I lavoratori dunque devono attendere ancora qualche tempo prima che il Governo possa intervenire in maniera efficace per contrastare l’aumento dei prezzi a cui si è assistito in questi mesi e che tra l’altro almeno per ora non accenna a diminuire.

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