Ci sono delle novità in materia di Superbonus. Ecco cosa sta per succedere il 16 luglio prossimo che ancora non sai.
A partire dalla sua introduzione, il Superbonus 110 % è stato interessato da una serie di modifiche che non fatto altro che gettare cittadini e imprese nella confusione più totale. Le novità non sono finite qui dal momento che il 16 luglio le regole cambieranno ulteriormente.
A partire dalla data sopra indicata, dovrebbe verificarsi l’entrata in vigore di nuove modifiche al bonus in esame. Nello specifico, queste riguarderanno la possibilità di cessione del credito non solo dagli Istituti di Credito alle imprese ma anche alle partite iva. Si attuerà dunque un ampliamento di quella che è la fascia dei soggetti che intervengono nella cessione del credito. Lo scopo di questa modifica è quello di dare uno slancio al mercato dei crediti per porre rimedio dunque al blocco dei lavori generalizzato. Questo fenomeno, tra l’altro, rischia di mettere a dura prova le imprese che in alcuni casi sarebbero in pericolo di fallimento. A denunciare la situazione è Confartigianato che ha spiegato che ci sono quasi 50 mila imprese che rischiano di restare senza liquidità a causa del fatto che non riescono a vendere crediti.
Va ricordato che proprio di recente il Presidente del Consiglio Mario Draghi aveva espresso parole poco positive riguardo al bonus in questione. Secondo il Primo Ministro infatti a partire dalla sua introduzione si sarebbero verificate numerosissime condotte illecite questo ha rappresentato per lo Stato un dispendio di risorse non da poco. Alla luce di queste parole, è chiaro che la volontà del Governo sarebbe stata quella di bloccare la misura. Mediante il Decreto Aiuti però alla fine si è optato per l’ennesima modifica che dovrebbe essere in grado di incentivare lo sblocco delle cessioni dei crediti che rappresenta uno dei problemi principali relativi al Superbonus. In caso contrario, la situazione potrebbe degenerare nel crollo del sistema imprenditoriale con tantissime imprese che operano nell’edilizia praticamente in fallimento. Non resta dunque che auspicare che l’ennesima modifica introdotta dal Governo sortisca gli effetti sperati facendo ripartire un settore che negli ultimi anni è già fortemente in crisi.
