E’ arrivata “una tassa pesante e imprevedibile” e Draghi non può salvarci

Gli italiani dovranno far fronte all’arrivo di una nuova tassa, pesante e imprevedibile. Persino Draghi non può fare nulla per salvarci.

Quella in esame è una tassa che come sempre va a pesare sugli italiani che già si trovano in condizioni economiche particolarmente precarie. Trattandosi di una tassa praticamente imprevedibile, anche Draghi non può fare proprio nulla per salvare le famiglie in difficoltà.

A parlare di questa tassa è Carlo Cottarelli che l’ha definita ingiusta in quanto va a colpire i risparmiatori italiani e coloro che presentano un reddito fisso. Il riferimento di Cottarelli è all’inflazione che nel mese di giugno è stata registrata all’8 per cento. Si tratta di un dato a cui non si assisteva da tempo, non a caso, bisogna andare a ritroso fino al 1986. Nel giro di un solo mese, i prezzi sono aumentati di poco meno di 2 punti e quel che è peggio è che nei prossimi mesi si potrà arrivare ad un dato ancora più alto. L’economista, in particolare, ha rivelato che con ogni probabilità si potrà assistere anche all’arrivo alla cifra doppia. Questo ovviamente non fa che dare vita ad una situazione difficile che rende difficile trovare una soluzione.

Tuttavia, è anche vero che il Governo può mettere in atto degli interventi che possono senza dubbio aiutare a calmierare i prezzi dei carburanti e delle bollette. L’obiettivo infatti deve essere quello di dare un sostegno alle fasce di popolazione più povere. A tal proposito, Cottarelli ha fatto riferimento alla possibilità di alzare i salari che non considera la soluzione migliore. Aumentando i salari, infatti, con ogni probabilità le imprese risponderanno aumentando a loro volta i prezzi per scaricare i costi. Di conseguenza, l’economista ha spiegato che secondo lui la soluzione ideale è quella che mira ad intervenire direttamente sulle famiglie più povere con misure che si concentrino soprattutto sui più bisognosi. Ciò detto, non resta che auspicare che il Governo decida di intervenire in questo senso e dunque con l’obiettivo di dare un concreto aiuto a coloro che stanno pagando il prezzo più alto in seguito alla crisi energetica generata dal conflitto in Ucraina.

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