Italia ed Europa si preparano a spegnere i termosifoni. E ora Putin ha un altro motivo per festeggiare

Mentre l’Italia insieme all’Europa si sta preparando a spegnere i termosifoni, Vladimir Putin ha un buon motivo per festeggiare. Scopriamo insieme perchè il Presidente della Federazione russa può gioire alle nostre spalle.

Con lo scoppio della guerra in Ucraina, fin da subito l’Italia insieme all‘Europa si è mostra al fianco del paese invaso, attuando anche una serie di sanzioni ai danni della Russia. Queste sanzione però pare abbiano avuto l’effetto contrario e stiano spingendo il nostro Paese a prepararsi a spegnere i termosifoni.

La Russia di Putin, infatti, non sembra aver subito particolari danni dalle sanzioni messe in atto dall’occidente. Al contrario, stando a quanto affermato da Kirill Tremasov, capo della politica monetaria centrale russa, l’economia ha trovato una sua stabilità. Tremasov ha poi fatto sapere che nel corso di una riunione indetta per il 22 luglio, la Banca centrale russa procederà alla riduzione del tasso di interesse dal 9,5 per cento. Questo dunque sarà un intervento che consentirà di tenere in piedi l’economia russa. In altri termini, il Paese con alla guida Vladimir Putin starebbe rispondendo in maniera rapida alle condizioni generate dalle sanzioni occidentali. Stando a quanto reso noto dalla Bank of Russia, nel dettaglio, nel 2022 il PIL si contrarrà dell’8-10 per cento, mentre nel 2023 dello 0-3 per cento. Infine, tra due anni la crescita è stimata del 2,5-3,5 per cento. Non solo, al di là dei cambiamenti che l’attuale situazione sta generando, Tremasov ha fatto sapere che la priorità resterà quella di assicurare la stabilità dei prezzi.

Soltanto di recente l’Osservatorio conti pubblici italiani mediante da un’analisi ha fatto emergere che le sanzioni imposte alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina stanno danneggiando pesantemente la sua economia. Le cause sarebbero dovute ad un PIL in progressivo calo e un’inflazione che sarebbe pari al doppio rispetto a quella registrata in Europa. Ad ogni modo, quel che è certo è che il conflitto in Ucraina non sta giovando soprattutto alle tasche delle famiglie che versano in condizioni economiche precarie e che molto probabilmente in inverno dovranno anche fare i conti con la scarsità delle materie energetiche disponibili e duqnue con la necessità di spegnere i riscaldamenti.

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