Agenzia delle Entrate, lettere e controlli: ci sono buone notizie

Per il periodo estivo si è deciso di interrompere l’invio di lettere e controlli: quanto dura lo stop dell’Agenzia delle Entrate

Per qualche settimana l’Agenzia delle Entrate si fermerà con le lettere e i controlli. Il periodo di tregua è stato confermato dal direttore dell’amministratore finanziaria Ernesto Maria Ruffini dopo il confronto tra il ministero dell’Economia e i dottori commercialisti. In questa discussione si era anticipata l’ipotesi di una pausa per quanto riguarda le comunicazioni sulle irregolarità.

Per i mesi di luglio e agosto quindi l’AdE si fermerà e sospenderà l’invio delle lettere e degli avvisi di controllo dall’ultima settimana di luglio, accogliendo le richieste dei professionisti. Gli avvisi troneranno poi ad essere spediti dalla seconda settimana di settembre. Una tregua abbastanza lunga anche per il Fisco, che quest’anno si concede una vacanza più lunga (mentre di solito dura dal 1 al 20 agosto).

Agenzia delle Entrate, quanto dura lo stop delle lettere

Il tempo per effettuare gli adempimenti previsti quindi si protrae, senza che vengano applicate sanzioni e maggiorazioni. I contribuenti e i professionisti che li assistono saranno quindi più tranquilli nel periodo estivo e senza lo stress dei pagamenti, e potranno godersi al meglio le loro vacanze. Commercialisti e consulenti del lavoro sono soddisfatti della tregua raggiunta.

Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, ha affermato: “Quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate si inserisce nel percorso che il Consiglio nazionale sta portando avanti al fine di codificare a regime una muratoria per i mesi da giugno ad agosto per l’invio delle comunicazioni automatizzate automatizzate e delle lettere per la compliance che consenta ai commercialisti di concentrarsi sugli adempimenti autodichiarativi nei mesi di più intenso lavoro”.

Entusiasta della decisione è anche il presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone. Ella ha detto che si tratta di “una sostanziale tregua per l’operatività degli studi dei consulenti del lavoro in un periodo generalmente coincidente con la chiusura per le ferie estive”.

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