Assegno Unico: ora lo puoi potenziare con questi bonus per tutte le fasce di età dei tuoi figli

L’arrivo dell’assegno unico universale è stata una piccola grande rivoluzione.

Il governo Draghi aveva deciso di dare un colpo di spugna a tutti i bonus e gli aiuti per i figli a carico e di sostituirli con un unico assegno che fosse semplice da calcolare.

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L’assegno unico ha debuttato proprio in questo 2022 e ha offerto alle famiglie Una cifra chiara e semplice rapportata all’isee e al numero dei figli.

Lo puoi potenziare di tanto

L’idea era proprio quella di aiutare particolarmente le famiglie con più figli e con un ISEE più basso.

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Tuttavia è molto diffusa la convinzione che l’assegno unico universale non sia cumulabile con nulla e che non possa essere potenziato con altri bonus per i figli a carico. Questo non è assolutamente vero e anzi a ben vedere ci sono bonus ed aiuti per tutte le fasce di età dei figli a carico. Infatti è ancora attivo il bonus nido che da 0 a 3 anni che permette di fruire di una cifra molto interessante. Il bonus nido è proporzionale al numero di mesi effettivamente frequentati e copre sia i nidi pubblici che i nidi privati.

Bonus per tutte le fasce di età e gli ISEE bassi sono aiutati

La cosa interessante è che una famiglia con ISEE basso cumulando assegno unico e bonus nido può arrivare a percepire addirittura 445 euro al mese per ogni figlio. Ma non bisogna pensare che passati i tre anni di età i bonus finiscano. Infatti dai 5 ai 18 anni c’è la possibilità di godere di un bonus di €1000 all’anno. Questo bonus di €1.000 all’anno serve ad aiutare le famiglie nelle spese per l’istruzione musicale dei propri figli.

1000 euro all’anno

Si tratta del famoso bonus musica che è una detrazione IRPEF al 19% con tetto massimo di €1000 per ogni nucleo familiare. La detrazione può essere richiesta da entrambi i genitori producendo fatture e ricevute del conservatorio o della scuola di musica o della banda. Inoltre non sono da sottovalutare i bonus locali come le borse di studio per la scuola messi a disposizione degli ISEE più bassi o i premi alla nascita che alcune regioni stanno ancora erogando.

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