Decisamente complicato il rapporto tra gli italiani ed il supermercato in questo periodo. Tutto aumenta sempre di prezzo ma adesso c’è anche l’insidiosa truffa in grado di svuotare i conti degli italiani.
Vediamo come funziona e come difendersi. Gli italiani purtroppo pagano sempre di più la spesa del supermercato: l’inflazione la guerra in Ucraina tengono sempre più alti i costi delle materie prime alimentari e così fare la spesa è una vera stangata.
Sempre più famiglie quindi hanno difficoltà a fare la spesa al supermercato e cercano di risparmiare in qualche modo.
La nuova truffa del supermercato è una vera insidia
Tante famiglie stanno andando al discount per risparmiare e tante altre invece scaricano le app con i volantini dei supermercati nei paraggi per trovare quelli con le offerte migliori. Ovviamente ogni strategia di risparmio può essere utile di questi tempi. Purtroppo alle volte proprio cercare di risparmiare può far finire nelle grinfie di pericolosi truffatori. Infatti sta girando su internet una truffa molto pericolosa che sfrutta proprio il desiderio di risparmiare dei consumatori italiani.
Come funziona questa truffa
Purtroppo tanti stanno cadendo in questa truffa insidiosa ed è meglio capire come difendersi e come evitarla.
Sui più popolari social network ma anche su WhatsApp sta girando la proposta di un buono spesa molto allettante e di grande valore che sembra provenire da una nota catena di supermercati italiani. Teoricamente per avere questo corposo bonus spesa basterebbe rispondere ad un semplice sondaggio. Dunque pochi minuti di tempo e qualche risposta ad un banale sondaggio online potrebbero “teoricamente” consentire di avere questo buono spesa da spendere poi in questa popolare catena.
Come difendersi
In realtà è proprio seguendo la procedura per l’ottenimento del bonus spesa che si viene guidati verso un sito truffaldino in grado di capire i dati sensibili, ma anche le informazioni della carta di credito del malcapitato. Truffe simili stanno arrivando agli italiani anche da soggetti che si spacciano per popolari banche o addirittura per l’Agenzia delle Entrate. E’ sempre fondamentale non credere a queste comunicazioni e verificare per conto proprio. Altrettanto fondamentale evitare di cliccare sui link.
