Regole rigide per l’uso del gas; quello che sta per accadere è peggio di un Lockdown

Gazprom riaprirà i flussi ma ciò non basterà: l’Ue ha preparato il piano e le prospettive non sono eccezionali

A seguito della chiusura del gasdotto Nord Stream per le forniture dalla Russia verso la Germania, il vero timore era che per strategie politiche il Cremlino decidesse di non riaprire e non garantire il gas. Questo pericolo è stato tuttavia scampato perché il gasdotto riaprirà, ma ciò non sarà comunque sufficiente ad evitare i razionamenti in vista del prossimo autunno.

L’Europa in tal senso ha già pronto un piano che verrà presentato ufficialmente a breve. Il prossimo 21 luglio Gazprom sarebbe pronta a riavviare le forniture di gas, seppure a flusso ridotto. Ad Amsterdam le quotazioni  dopo una giornata in lieve rialzo, sono scese fino a 153 euro al megawattora per poi chiudere a 154,46 euro (-1,8%), ai livelli di inizio luglio. Ma la situazione rimane comunque tesa.

Gas, il piano dell’Ue per il risparmio di energia

Una situazione nella quale domina l’incertezza per i clienti europei di Gazprom. Arriviamo quindi alla seconda notizia, ovvero il piano sull’energia, chiamato ‘Risparmia energia per un inverno sicuro’ che verrà presentato domani a Bruxelles e che è basato sul peggiore scenario possibile, quindi il taglio totale delle forniture da parte della Russia. Durante il briefing con la stampa, il portavoce capo della Commissione Europea, Eric Mamer, ha spiegato perché questo piano di emergenza basato sul risparmio dell’energia si necessario.

“Lavoriamo su tutti gli scenari possibili e uno degli scenari è che i flussi non ripartano. I dettagli del piano verranno diffusi a breve” ha spiegato, ricordando che una delle strategie adottate è la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas. Il piano dell’Ue invita, senza alcun obbligo, a ridurre la domanda di gas. Il piano verrà messo domani nero su bianco e punta a prevenire lo schock dei razionamenti e a prepararsi in tempo.

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