Dopo Draghi prepariamoci a dire addio anche al Reddito di Cittadinanza

Matteo Renzi ha assicurato che nella giornata di domani sarà depositato in Cassazione il quesito per abolire l’agevolazione

Si prospetta la fine per un altro dei sostegni garantiti dal governo per le famiglie italiane in difficoltà. Dopo l’addio del premer Mario Draghi anche altre cose potrebbero cambiare, a partire dal Reddito di cittadinanza. Matteo Renzi ha aperto l’assemblea di Italia Viva annunciando: “Martedì mattina alle 10 saremo a depositare in Cassazione il quesito referendario per abolire il reddito di cittadinanza.

L’agevolazione, che può arrivare a un massimo di 780 euro, potrebbe quindi vedere la sua fine nei prossimi mesi, così da metter ancora più in crisi una determinata categoria di cittadini. Il leader di Iv ha poi aggiunto: “Al M5S dico: state provando a distruggere ogni speranza per l’Italia, penso che andare  a votare adesso sarebbe un danno per il Paese”.

Reddito di cittadinanza, il referendum per abolirlo

“Il Movimento 5 Stelle ha creato un disastro al Paese, dopodiché se Draghi ritiene di voler ripartire tocca a lui, per me decide Draghi, ha spiegato ancora Renzi a margine dell’assemblea del partito, andando a dare una risposta a coloro che chiedevano se ci fossero dei margini per ricucire includendo anche il Movimento. L’unico obiettivo rimane il ritorno di Draghi a Palazzo Chigi, con qualsiasi forma.

Al momento a temere di più la situazione sono quindi i percettori del Reddito di cittadinanza, che da un momento all’altro potrebbero non vedersi più riconosciuto l’indennizzo dallo Stato.

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