Costo del denaro, perché pagare le rate del mutuo sarà un problema

La crisi del Governo italiano sta avendo ripercussioni su tante cose: una di queste saranno i mutui. Vediamo insieme perché sarà più difficile gestirne le rate e i pagamenti.

Lo spread è aumentato e il valore dei titoli di Stato è diminuito, così come sono aumentati i tassi d’interesse della Bce (Banca centrale europea). Molti investitori si trovano già in difficoltà ma presto anche chi vorrà chiedere un prestito non lo otterrà facilmente.

La situazione nelle banche rimarrà caotica per un po’: il debito pubblico da coprire è molto alto e toccherà svuotare le casse dello Stato per cercare di riparare al debito. Secondo una stima di Unimpresa di pochi giorni fa, entro l’Aprile 2023 dovrebbero essere rinnovati 341 miliardi di debito.

Per cercare di accumulare quanto possibile, già dall’imminente 26 Luglio il Governo ha deciso di mettere all’asta BTp short term e BTp inflazionari per una cifra che va da 2,75 e 3,75 miliardi di euro. Non è questo il solo dato già previsto.

Richiedere un mutuo sarà ancora più difficile dal 2023

L’Ufficio parlamentare di Bilancio crede che dal 2023 i titoli di Stato potrebbero ottenere 100 punti in più sul rendimento, con un conseguente aumento del debito che da 2,5 miliardi salirebbe a 6,7 miliardi nel giro di due anni, ovvero nel 2024.

Tutta questa complicata situazione potrebbe sembrare lontana dai cittadini, ma non è così. Perché nel prossimo futuro le banche saranno costrette a spendere di più per prendere soldi in prestito dalla Bce. Questo andrà ad aumentare anche l’Euribor, il tasso di interesse per prestiti tra banche.

L’Euribor è anche utilizzato come metro per calcolare il prezzo dei mutui, per cui se aumenta, aumenteranno anche gli interessi dei mutui. Il Codacons ha stimato un rincaro dello 0,50% sui tassi d’interesse della Bce. Ciò significa che, largamente, una reta mensile da 600 euro di un mutuo medio, potrebbe aumentare a più di 700 euro nel giro di pochi mesi.

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