Pagamenti in contanti, la Guardia di Finanza non sta facendo sconti a nessuno

Chi non accetta i pagamenti in contanti o li contesta corre grossi rischi: il caso della titolare di un esercizio ad Adria

Cominciano ad arrivare le prime sanzioni per gli esercenti che si rifiutano di accettare i pagamenti con il Pos. E’ accaduto ad Adria, in provincia di Rovigo, dopo la titolare di un esercizio commerciale non ha accettato un pagamento di 1,80 euro su segnalazione della cittadina alla quale è stato impedito l’esborso con la carta di debito.

La multa è arrivata dalle Fiamme Gialle e si tratta di una delle prime dall’entrata in vigore del Pos obbligatorio. La violazione è costata alla titolare una sanzione amministrativa da 30 euro, aumentata dal 4% del valore della transazione, con l’impossibilità di avvalersi del pagamento in misura ridotta. Tuttavia l’esercente nega di aver ricevuto questa multa.

Pagamenti in contanti non accettati, l’episodio di Adria

In ogni caso, l’obbligo di accettazione di questa modalità di pagamento è indipendente dall’entità del corrispettivo e dal tipo di attività che si esercita. E’ sanzionabile qualsiasi operatore economico che si rifiuti di fare effettuare al cliente un pagamento tramite carte di debito, di credito e prepagate. Resta infatti fermo il diritto da parte del consumatore di scegliere liberamente la modalità di pagamento, che sia digitale o contante.

La titolare del locale ha commentato: “Il fatto si è verificato alcuni giorni da ma non ci è stata elevata alcuna sanzione. Non ci siamo rifiutati di far pagare l’acquisto tramite carta di debito, ma abbiamo semplicemente fatto notare che si trattava di una cifra esigua e, tolte le commissioni bancarie, il nostro guadagno sarebbe stato pari a zero”.

L’esercente ha poi aggiunto: “La cliente ha chiamato il 117 ma poi ha capito e ha pagato in contanti. La Guarda di Finanza è venuta solo a chiedere spiegazioni”. C’è ora solo da attendere la conferma da parte della stessa Guardia di Finanza

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