Consumi ridotti del gas per volere dell’Europa, così l’Italia si è salvata

La Commissione Ue ha annunciato l’accordo sul piano di riduzione dei consumi di gas: tutte le decisioni prese

“Non era una missione impossibile!”, ha affermato la presidenza di turno ceca. Nella riunione a Bruxelles fra i ministri dell’Energia è stato trovato un accordo sulla riduzione coordinata dei consumi di gas, in moda da aiutare la Germania, dopo che è arrivata una nuova diminuzione delle forniture dalla Russia.

Il piano era stato presentato la scorsa settimana dalla Commissione europea, accolto con grandi critiche, ma la svolta è arrivata soltanto nelle ultime ore. Si è rivisto il piano su due punti cruciali. Il primo sul fatto che non sarà più la Commissione a decidere su eventuali obiettivi vincolanti, ma toccherà al Consiglio Ue, qualora l’adesione volontaria non fosse sufficiente.

Consumi ridotti, i punti dell’accordo europeo

Inoltre l’obiettivo di riduzione del 15% verrà adattato in base alla situazione specifica di ogni Paese grazie a una serie di deroghe, considerando soprattutto il livello di stoccaggio raggiunto. Intanto la nuova stretta di Gazprom ha portato il prezzo del gas a 186 euro al MWh. L’unico paese ad opporsi è stata l’Ungheria, ma il voto contrario di una sola nazione è stato ininfluente.

Una nota stonata arriva invece sul fronte energetico, con la bocciatura del piano REPowerEU, presentato a maggio dalla Commissione europea per accelerare la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili provenienti dal Cremlino. Secondo l’analisi della Corte, saranno resi disponibili solo 20 dei 210 miliardi di finanziamenti aggiuntivi stimati.

Sull’accordo sopra citato si è espressa anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen: “Accolgo con grande favore l’approvazione da parte del Consiglio del regolamento per ridurre la domanda di gas e prepararsi all’inverno. E’ un passo decisivo per affrontare la minaccia di un’interruzione totale del gas. Grazie alla decisione odierna, l’Europa è ora pronta come Unione ad affrontare la sua sicurezza energetica”.

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