Recessione, perché quello cha accade negli Stati Uniti riguarda anche noi

I problemi economici sono evidenti in ogni angolo del mondo: come stanno affrontando la crisi in America

Nouriel Roubini non ha molti dubbi sulla crisi economica a cui il mondo sta andando incontro. L’economista è stato intervistato da Bloomerg e ha affermato che chi prevede si tratti di una lieve e transitoria flessione è completamente fuori strada. Non serve essere esperti di economia per dargli ragione, visti i prezzi al mercato e alla pompa di benzina, ma anche in qualsiasi esercizio commerciale.

La stessa cosa sta accadendo anche negli Stati Uniti. E’ ormai ben chiaro che le rassicurazioni che arrivano dai piani alti sono di natura strumentale e servono per tenere buoni gli elettori in vista delle midterm. Anche in Europa si punta ad evitare che dilaghi il panico. In Italia la crisi è ampiamente documentata ma sempre a scopo politico.

Recessione, la nota della Casa Bianca

A confermare però nettamente le parole di Roubini c’è una fronte molto autorevole come la Casa Bianca, che si è arrampicata su gli specchi per convincere i cittadini che la crisi non esiste e che il calo del Pin americano, che si è ripetuto per due trimestri di seguito, non deve essere visto in maniera drammatica. La parola d’ordine è “negare la recessione”.

Queste alcune frasi del testo della nota pubblicata dalla Casa Bianca: “Che cos’è una recessione? Mentre alcuni sostengono che due trimestri consecutivi di calo del PIL reale costituiscano una recessione, questa non è né la definizione ufficiale né il modo in cui gli economisti valutano lo stato del ciclo economico”.

La nota, alquanto bizzarra, aggiunge: “Sulla base di questi dati, è improbabile che il calo del PIL nel primo trimestre di quest’anno, anche se seguito da un altro calo del PIL nel secondo trimestre indichi una recessione.

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