Pensioni, così Draghi lascia il segno prima di andarsene

Prima di lasciare, Mario Draghi ha deciso di lasciare il segno riguardo ad una materia molto cara agli italiani: le pensioni. Ecco cosa ha fatto.

La fine del Governo Draghi ha per forza di cose determinato una battuta d’arresto di molte delle misure previste dall’esecutivo prima in carica. Tuttavia, l’ex premier Draghi ha deciso di lasciare un segno per quanto riguarda le pensioni prima di lasciare.

Nello specifico, il Governo dimissionario ha reso nota la volontà di anticipare la rivalutazione degli importi relativi alle pensioni. Questo di solito avviene nel mese di gennaio di ogni anno ma a causa dell’aumento generalizzato dei prezzi si è deciso di intervenire anticipatamente. Per contrastare l’aumento dei prezzi legato all’inflazione dunque si interverrà aumentando l’assegno pensionistico. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato incarico all’esecutivo di portare a termine gli affari correnti nonché di lavorare al Decreto Aiuti bis che difatti conterrà l’anticipo della rivalutazione delle pensioni. Per il Governo dunque si tratta di un intervento di stringente necessità che dovrebbe dare un po’ di respiro ai pensionati che si sono visti sopraffatti da un aumento dei prezzi, energetici e alimentari, senza precedenti. Grazie ad un assegno più elevato dunque sarà rafforzato il potere d’acquisto dei pensionati messo a dura prova dall’inflazione alle stelle.

Ad ogni modo, durante l’incontro che Mario Draghi ha tenuto con i segretari di Cisl, Uil e Cgil, ha fatto sapere che molto probabilmente non si dovrà attende gennaio 2023 per poter beneficiare di un importo più corposo per quanto concerne le pensioni. In particolare, è stata confermata anche la piena volontà di aiutare le categorie che hanno risentito in particolar modo della crisi energetica come, ad esempio, lavoratori pensionati e anche imprese. All’incontro in questione peraltro hanno preso parte anche Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando e Renato Brunetta, rispettivamente ministri dell’Economia, dello sviluppo, del Lavoro e infine della Pubblica Amministrazione. Pur avendo annunciato l’anticipo della rivalutazione pensionistica comunque risulta essere ancora lontana la possibilità di giungere ad una riforma delle pensioni. Non a caso le forze politiche insisteranno sulla questione che risulta essere di particolare interesse per molti italiani.

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