La bomba della povertà italiana rischia di esplodere: ecco chi teme di più

Il divario tra poveri e ricchi in Italia continua a diventare sempre più incolmabile.

Dal 2005 ad oggi il numero dei poveri in Italia è addirittura triplicato.

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Si tratta di una situazione che mette a rischio la stabilità sociale. Infatti recentemente il Fondo Monetario Internazionale ha addirittura detto che c’è la possibilità di disordini sociali in Italia in autunno o nel 2023.

Troppo divario sociale tra ricchi e poveri

Le cause di questa vera e propria bomba della povertà sono tante. Sicuramente è molto importante la continua erosione dei diritti dei Lavoratori.

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Infatti se fino a poco tempo fa i lavoratori erano mediamente ben pagati e tutelati oggi addirittura un lavoratore su quattro percepisce meno del reddito di cittadinanza. Questa situazione estremamente problematica si riflette chiaramente sulla vita di tanti. Infatti oggi sono tanti in Italia a non riuscire concretamente ad andare avanti. Durante la campagna elettorale sia i partiti di centro-destra che quelli di centro-sinistra stanno facendo proposte sociali più o meno credibili.

I poveri sono ignorati

Tuttavia in Italia continuano a non esistere strumenti reali di contrasto alla povertà. E gli effetti di questa mancanza di strumenti di contrasto si vedono. Ormai addirittura una famiglia su dodici è in povertà assoluta. In sostanza l’unico strumento di contrasto alla povertà in Italia è il reddito di cittadinanza ma molto probabilmente sarà cancellato dal governo di centrodestra. La situazione dei poveri in Italia è una situazione estremamente grave ed il rischio concreto è che se non la si affronta gli effetti sull’ordine pubblico potrebbero cominciare ad essere percepibili.

Stato sociale assente e rischio di tensioni

Molti economisti e molti intellettuali stanno parlando della necessità di una profonda riforma dello Stato Sociale in Italia ed in Europa per riuscire a fronteggiare questo allarme della povertà che rischia di diventare sempre più pericoloso. In prospettiva c’è anche il problema della disoccupazione tecnologica. Infatti secondo molti studi nei prossimi anni tanti lavori saranno resi obsoleti dalla tecnologia. Ad esempio l’arrivo dell’auto a guida autonoma renderà già tanti lavoratori inutili. In pochi anni una vera trasformazione produttiva globale rischia di rendere sempre più lavori inutili e di aggravare questa bomba sociale.

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