Reddito di Cittadinanza, come potrebbe cambiare dopo le Elezioni

Ecco cosa accadrà dopo le elezioni per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza. La misura sarà ancora confermata?

Dopo le dimissioni del premer Mario Draghi, l’Italia è chiamata al voto il prossimo 25 settembre. In attesa di capire quali partiti saranno eletti, ecco le ultime notizie in merito al Reddito di Cittadinanza.

Saranno gli italiani  decidere quali forze politiche entreranno in parlamento per la prossima legislatura. Le elezioni si terranno il 25 settembre 2022. Appuntamento davvero importante a cui tutti i cittadini non dovranno mancare: ogni decisione, in merito al futuro Governo, verrà presa al termine del risultato delle elezioni.

Il futuro esecutivo dovrà gestire una situazione non proprio semplicissima: crisi economica, inflazione, aumenti delle bollette e tanti altri problemi. Inoltre in molti si chiedono cosa ne sarà del Reddito di Cittadinanza, il prossimo Governo riconfermerà la misura?

In questi anni è balzato agli occhi di tutti l’importanza di questa misura che ha aiutato tantissime famiglie italiane. Allo stesso tempo, però, qualcosa non ha funzionato. Il tema principale è ciò che riguarda il lavoro. Purtroppo i navigator non hanno contribuito ad inserire i percettori del RdC nel mondo del lavoro. La misura nasce, oltre che sostenere le famiglie, anche ad aumentare l’afflusso di persone nel settore lavorativo. Al contrario, invece, talvolta i percettori alimentavano il lavoro a nero in modo tale da guadagnare sia da un lato che dall’altro.

In queste settimane di campagna elettorale ancora nessun partito si è esposto pubblicamente riguardo questo argomento. L’unica forza politica che ha preso posizione è Italia Viva di Matteo Renzi. Il partito politico dell’ex Premier, ha illustrato un piano di modifica del Reddito di Cittadinanza. L’obiettivo è quello di tutelare le famiglie in difficoltà ma allo stesso tempo punire i furbetti che lavorano a nero o che si rifiutano di andare a lavorare pur di mantenere il sussidio.

Un’altra proposta è quella di Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Italia al Centro, che ha proposto una nuovo tipo di sussidio. Il senatore, infatti, vuole trasformare il Reddito di Cittadinanza in Reddito di Resilienza. “Parliamo di un totale fallimento del RdC, bisogna introdurre una misura a chi tiene aperta un’attività in aree particolarmente disagiate, fornendo servizi e aiutando a combattere lo spopolamento”.

Intanto i cittadini restano in attesa. L’argomento, come ampiamento prevedibile, è molto sensibile e può portare voti da un lato e allo stesso tempo toglierli. Evidentemente, in questa fase, le forze politiche preferiscono non esporsi troppo.

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