Il Superbonus riprende vita, cosa è accaduto a Luglio

Il Superbonus sta riprendendo vita: ecco cosa è successo durante il mese di luglio riguardo al bonus edilizio.

Come molti di voi già sapranno, il Superbonus è stato introdotto dal Governo di Mario Draghi per incentivare gli italiani ad intervenire per migliorare l’efficienza energetica degli edifici nonché la loro sicurezza in caso di sisma. Si tratta di un bonus che però negli ultimi mesi sembrava giunto ad un punto fermo mentre nel mese di luglio si è assistito ad una vera e propria impennata.

Durante il mese di luglio il totale degli investimenti ammessi alla detrazione in questione si è aggirato intorno ai poco meno di 40 miliardi. Senza contare che le detrazioni a carico dello Stato una volta finiti i lavori ammontano a quasi 44 miliardi. Questo in particolare è quanto è emerso dalle tabelle fornire da Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. In riferimento ai condomini, le asseverazioni sono salite ad oltre 33 mila mentre, per quanto concerne gli edifici unifamiliari, i dati in possesso riveriscono di 121.925 asseverazioni. In ultima analisi le unità immobiliari hanno fatto registrare più di 68mila asseverazioni con investimenti che si aggirano mediamente sui 96.643 euro. Va detto, in ogni caso, che la Regione che risulta detenere il primo posto per il numero di asseverazioni è ancora una volta la Lombardia.

Qui, in particolare, queste hanno riguardato un totale di 6,73 miliardi di investimenti ammessi alla detrazione. A seguire ci sono il Veneto con 3,8 miliardi ammessi a detrazione e il Lazio con 3,79 miliardi. In ogni caso, va detto che il Superbonus non subirà alcuna proroga. Di conseguenza, sarà possibile beneficiare della misura ancora fino al 31 dicembre 2022 ma soltanto nel caso di lavori su villette unifamiliari e a patto che entro il 30 settembre si sia provveduto al raggiungimento di almeno il 30 per cento dell’intervento totale. Il motivo della mancata proroga, comunque, va ricercato nell’opinione negativa che lo stesso Mario Draghi ha rivelato di nutrire nei confronti della misura in questione. In particolare, il disappunto del Premier dimissionario risiede nelle numerosissime condotte illecite che si sono verificate nel nostro Paese a partire dall’introduzione del bonus edilizio.

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