Arrivano altri 1000 euro dall’INPS, chi potrà ottenerli

Iniziano i termini per accedere ad un altro bonus: si tratta di una buona somma che darà una boccata d’ossigeno alle famiglie.

Al via da oggi le domande per richiedere il bonus da mille euro erogato dall’Inps, con scadenza massima entro il 30 Novembre 2022.

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Ma a chi è rivolta il nuovo bonus? Si tratta della categoria dei lavoratori fragili, che avranno la possibilità di ottenere il bonus una tantum, ossia una sola volta per ogni avente diritto. Il bonus è cumulabile anche con altre forme di assistenza: dalla disoccupazione ad altri bonus. Approfondiamo insieme la questione.

A chi è destinato il bonus di 1000 euro

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Vediamo in primis dunque chi sono i destinatari del bonus mille euro. Come spiegato dall’Inps stessa, potranno presentare domanda per il bonus da mille euro tutti i lavoratori dipendenti del settore privato che hanno diritto alla tutela previdenziale dell’Inps per malattia. Tra questi vi sono gli operai dell’industria; operai e impiegati del terziario e servizi; lavoratori dell’agricoltura, dello spettacolo e marittimi. Non potranno presentare domanda invece i collaboratori familiari, impiegati dell’industria, quadri, dirigenti, portieri, lavoratori autonomi e quelli iscritti alla gestione separata.

Bonus mille euro: ecco i i requisiti

Dopo aver visto chi sono i soggetti che potranno avere il bonus, vediamo ora quali sono i requisiti per poter presentare la domanda, che ricordiamo scadrà il 30 Novembre 2022. Per poter richiedere il bonus, vanno soddisfatti i seguenti requisiti: essere stato nel 2021 lavoratore dipendente del settore privato avente diritto alla tutela previdenziale della malattia a carico dell’INPS; aver presentato nel 2021 uno o più certificati di malattia in quanto lavoratore in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (art. 3, comma 3, legge 104/1992) o di certificazione rilasciata dai competenti organi medico legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita; aver superato nel 2021 il periodo massimo indennizzabile di malattia disciplinato dalla specifica normativa prevista per il lavoratore che presenta la domanda; non aver reso nel 2021 la prestazione lavorativa in modalità agile nei periodi per i quali il richiedente il bonus ha presentato certificati di malattia.

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