Superbonus, in che guai è finito chi ha tentato l’avventura

In materia di Superbonus, in molti si staranno chiedendo che guai è finito chi ha tentato l’avventura e ha richiesto di usufruire della misura.

Il Superbonus nasce dalla volontà del Governo di incentivare gli interventi di miglioramento degli edifici dal punto di vista dell’efficienza energetica come anche di riduzione del rischio sismico.

La misura in questione però si trova in una sostanziale situazione di stallo a cui il nuovo Governo dovrà sicuramente rimediare.

Superbonus, in che guai è finito chi ha tentato l’avventura

Lo sblocco annunciato, a conti fatti, non è mai arrivato e in particolar modo i nodi restano per quanto concerne la cessione del credito. A tal proposito, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, Ance, ha voluto denunciare l’attuale situazione in Sicilia chiedendo a gran voce uno sblocco della situazione dal momento che in caso contrario l’Agenzia delle Entrate potrebbe decidere di avanzare la richiesta ai proprietari degli edifici in cui i canteri sono fermi da mesi, di riavere indietro. Senza contare poi che oltre alle somme da dover ritornare indietro ci sono anche le sanzioni previste per non aver  completato i lavori nei tempi stabiliti. Questo non farebbe altro che portare al fallimento scontato moltissime imprese operanti nel settore edile che ormai da mesi stanno attendendo di poter recuperare gli investimenti che hanno anticipato. Non è chiaro, tra l’altro, quali siano le responsabilità in capo a chi acquista il credito dal Fisco qualora dovessero essere individuate frodi messe in atto dal soggetto che beneficia del bonus.

Senza contare poi che così come affermato anche dall’Ance Sicilia uno dei nodi principali risulta essere anche quello relativo ad un comportamento piuttosto restio da parte degli Istituti di Credito in quanto non hanno ancora ben chiaro a chi cedere i crediti per riuscire a proteggersi da eventuali rischi. Sono infatti oltre 5 i miliardi che sono di fatto spariti a causa delle numerosissime condotte illecite perpetrate da coloro che hanno richiesto di beneficiare della detrazione. Le frodi peraltro si sono verificate in particolar modo durante il primo periodo di introduzione della misura e questo ha contribuito a determinare un blocco decisivo. Come già accennato poc’anzi, spetterà al nuovo Governo che si insedierà dopo le elezioni del 25 settembre riuscire a sbrogliare una situazione che al momento risulta essere più che mai ingarbugliata.

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