Calendario delle Pensioni di Settembre, cosa devi sapere

Molti pensionati stanno attendendo il cedolino di settembre: ecco cosa devi sapere riguardo al calendario dei pagamenti.

Sono molti i pensionati che si stanno interrogando su quand’è che saranno erogate le pensioni relative al mese di settembre. Questa categoria di soggetti, difatti, è quella che è stata più colpita dal rialzo dei prezzi di questo periodo e per questo come ogni mese attende con impazienza l’accredito della pensione.

Calendario delle Pensioni di Settembre, cosa devi sapere

A partire da giovedì primo settembre il pagamento delle pensioni comincerà seguendo l’ordine alfabetico e dunque dalla A alla B. Venerdì 2 settembre si proseguirà con le iniziali che vanno dalla C alla D mentre sabato 3 settembre sarà la volta di quelle che vanno dalla E alla K. Dopo la pausa domenicale, lunedì 5 settembre si riprenderà dalla L fino alla O per poi concludere il 6 e il 7 settembre con le iniziali che vanno dalla P alla R e dalla S alla Z. Ovviamente, il calendario delle date riguarda coloro che decidono di ritirare la pensione presso l’ufficio postale, di conseguenza, prima di presentarsi è bene essere a conoscenza delle predette date. Mentre n tutti gli altri casi la pensione sarà disponibile a partire da giovedì 1 settembre sui libretti postali e sui conti correnti. In ogni caso, bisogna sapere che proprio a partire da settembre si assisterà a degli aumenti sulle pensioni.

Questi saranno dovuti all’anticipo dell’adeguamento pensionistico voluto dall’ormai dimissionario governo di Mario Draghi. Si tratta di un intervento che di solito viene messo in atto nel mese di gennaio di ogni anno ma a causa della crisi energetica si è deciso di anticipare. In questi mesi, infatti, il prezzo delle materie prime è salito a dismisura con tutte le ripercussioni del caso. Va detto, ovviamente, che quella assunta dall’esecutivo non può essere da sola in grado di aiutare concretamente i pensionati che di fatto si ritrovano a dover sostenere dei costi spropositati relativi alle bollette ma all’acquisto dei beni di prima necessità. Non resta dunque che auspicare nuove e ulteriori misure che siano in grado di sostenere in maniera più efficace i pensionati, difendendo il loro potere d’acquisto e se possibile rafforzandolo.

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