Pensioni di Ottobre, quanti soldi arriveranno e cosa accadrà davvero

Cosa accadrà alle pensioni di ottobre? Questo è quello che si stanno domanda milioni di pensionati: ecco cosa accadrà davvero.

I pensionati sono sicuramente tra le categorie di soggetti profondamente colpita dalla crisi energetica. Questa infatti sta avendo il risultato di impoverire sempre di più le loro tasche, indebolendo di conseguenza il loro potere d’acquisto. Il proseguimento di una simile situazione potrebbe avere delle ripercussioni molto gravi sull’intero sistema economico e questo il governo lo sa bene per questo ha annunciato di voler aumentare le pensioni.

In particolare, l’esecutivo ha approvato l’anticipo dell’adeguamento pensionistico. Questo è stato deciso proprio per sostenere i pensionati che stanno affrontando il carovita che, peraltro, non accenna a diminuire.

Pensioni di Ottobre, quanto soldi arriveranno e cosa accadrà davvero

La misura in questione solitamente viene messa in atto a gennaio di ogni anno ma la situazione attuale ha reso necessario un parziale anticipo. Nel dettaglio, la rivalutazione è prevista al 2 per cento: questo significa che l’aumento si attesterà su qualche decina di euro. Va precisato, peraltro, che questo riguarderà soltanto coloro che hanno redditi non superiori ai 35mila euro. E’ chiaro che si tratta di un intervento che da solo non può bastare a risollevare l’economia dei pensionati italiani perciò oltre al predetto aumento che dovrebbe verificarsi ad ottobre potrebbero esserci altri interventi. Pare che con l’inizio del 2023, la rivoluzione possa essere estesa a tutti e quindi non solo per chi ha redditi entro i 35mila euro annui.

Un altro intervento potrebbe essere poi una riduzione della rivalutazione automatica delle pensioni fissata all’1,9% per tutti. In questo caso, l’effetto sarebbe un aumento di qualche decina di euro al mese. Per consentire ai pensionati che hanno un assegno pensionistico basso di affrontare la crisi grazie ad una migliore condizione economica si potrebbe arrivare a ricalcolare la rivalutazione delle pensioni fino al 3,9%. Questa ipotesi però risulta essere più improbabile rispetto alle altre. Non resta dunque che auspicare che il nuovo governo che si insedierà in Parlamento dopo le elezioni del 25 settembre sia in grado di intervenire in maniera incisiva sulla crisi, aiutando i soggetti che stanno risentendo maggiormente anche dell’aumento dell’inflazione, attesta sul’8,9 per cento durante il mese di luglio.

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