Quanto possiamo andare avanti se perdiamo il lavoro: i dati dell’Italia mettono paura

I dati dell’Italia raccolti dal sondaggio Ipsos rivelano una situazione davvero preoccupante: ecco quanto possiamo andare avanti se perdiamo il lavoro.

Il Centro Studi di Fiscal Focus ha deciso di commissionare un sondaggio a Ipsos con lo scopo di mettere in luce lo stato di salute fiscale dei cittadini italiani e l’esito non è stato dei migliori.

Ebbene, il risultato emerso non è assolutamente confortante dal momento che rivela che qualora un lavoratore dovesse perdere il lavoro riuscirebbe a vivere appena 3 mesi con i suoi risparmi e dunque senza aiuti da parte dello Stato.

Quanto possiamo andare avanti se perdiamo il lavoro:

Oltre a ciò, il sondaggio ha fatto emergere che 8 italiani su 10 non credono alle promesse elettorali fatte dalle forze politiche. Nessuno dei partecipanti, circa il 66 per cento, inoltre, è risultato a conoscenza di quanto paga realmente di imposte. Tale situazione, peraltro, sarebbe destinata al peggioramento dal momento che con il prossimo autunno si assisterà ad un ulteriore incremento del costo di luce e gas, con l’inflazione potrebbe avere ripercussioni molto negative su piccole e medie imprese. La ragione di questa totale ignoranza potrebbe essere dovuta in primis al fatto che il sistema risulta essere troppo complesso. Un altro motivo potrebbe essere legato al fatto che la maggior parte degli italiani preferisce subire le tasse piuttosto che perdere la testa rincorrendo le varie scadenze, aliquote e detrazioni.

Da un lato, come accennato poc’anzi, tra gli italiani c’è un generale senso di sfiducia nei confronti delle promesse avanzate dai vari partiti politici che difatti in vista delle elezioni del 25 settembre stanno facendo dei temi fiscali ed economici i cavalli di battaglia. E’ chiaro che è fondamentale che i partiti riescano a recuperare la fiducia da parte dei cittadini e che il governo che si insedierà in Parlamento sia in grado di attuare una serie di interventi efficaci volti ad aiutare le famiglie che si trovano in maggiore difficoltà economica. La crisi energetica in atto ha di fatto reso gli italiani più poveri indebolendo in maniera più tosto pesante il loro potere d’acquisto. Alla luce di quanto detto, non resta dunque che attendere quali saranno gli sviluppi nei prossimi mesi.

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