Carburanti, la tregua sta per finire: ecco il primo segnale

Il prezzo sta per raggiungere nuovamente livelli da capogiro. La tregua sta per volgere al termine: ecco il segnale.

Per evitare che il prezzo dei carburanti schizzasse alle stelle, il governo di Mario Draghi ha deciso di introdurre il taglio delle accise. Questo ha consentito di contenere i rincari ma ora la tregua sta per finire.

La misura messa in campo da Draghi sta per scadere, precisamente il 20 settembre.

Carburanti, la tregua sta per finire: ecco il primo segnale

Nel caso in cui non venisse prorogata, difatti, le conseguenze sarebbero devastanti. Secondo Fulvio Truzzi, Presidente di Assoutenti, i prezzi dei carburanti potrebbero schizzare oltre i 2 euro al litro. L’aumento della benzina e del gasolio avrebbe impatti devastanti sulle famiglie e dunque sui costi relativi al rifornimento ma anche sui beni trasportati come ad esempio quelli alimentari che difatti subirebbero ulteriori rincari. Come se non bastasse, stiamo assistendo ad un segnale che risulta essere particolarmente allarmante. In particolare, il diesel sta subendo nuovi aumenti di prezzo, schizzato a 1,802 euro al litro  di contro ai 1,787 precedenti: in poche parole, in un solo giorno, si è assistito ad un aumento di alcuni centesimi. Il pericolo, dunque, è che il peggio debba ancora arrivare e potrebbe essere favorito dal mancato rinnovo del taglio delle accise.

Di conseguenza, nelle prossime settimane potremmo assiste non solo al caro bollette ma anche alla risalita di gasolio e benzina. Questo andrà ad impattare inevitabilmente sulle famiglie che avranno molta difficoltà a rifornirsi.  Chiaramente, la situazione descritta necessita un intervento incisivo da parte del governo che dovrà impedire l’escalation a cui potremmo assistere nei prossimi giorni se non si interverrà in maniera tempestiva. Il segnale registrato in queste ore, difatti, è tutt’altro che positivo e anzi fa chiaramente ipotizzare ad un nuovo rialzo dei carburanti. Non resta dunque che auspicare che il nuovo governo che si insedierà in Parlamento dopo il 25 settembre decida di intervenire con una proroga della misura relativa al taglio delle accise se nona altro per riuscire a calmierare i prezzi poiché in caso contrario i risvolti sulle famiglie potrebbero essere devastanti dal momento che stanno attraversando quella che potrebbe essere definita una tempesta perfetta che vede aggiungersi al caro energia anche l’emergenza siccità e un possibile ritorno dell’emergenza sanitaria durante i mesi invernali.

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