Pericolo bollette, ecco come le famiglie possono salvarsi

Quella relativa al caro bollette è diventata una vera e propria piaga da cui è bene sapere come salvarsi. Ecco tutto quello che devono sapere le famiglie a riguardo.

L’aumento del costo relativo al gas anche alla luce elettrica è oramai una costante di questi mesi. Sempre più famiglie infatti si ritrovano in condizioni economiche precarie ponte al pagamento delle varie utenze.

Proprio per dare un sostegno concerto ai nuclei familiari in difficoltà sono stati previsti una serie di sconti e riduzioni dei costi relativi alle materie prime. Per questo è importante sapere quali sono le misure adottate nelle diverse Regioni. A tal proposito il governo ha messo a disposizione il bonus gas previsto per i nuclei familiari con reddito non superiore ai 12.000 euro, soglia che aumenta 20mila euro nel caso delle famiglie numerose. chiaramente per poter beneficiare dell’incentivo è necessario essere titolare di una fornitura di gas, sia condominiale che privato. Le misure di contrasto al caro bollette tra l’altro si differenziano anche da regione a regione. In Campania ad esempio è stato introdotta un bonus di 400 € destinato alle famiglie con isee non superiore ai 7.000 €. Nel Lazio invece quindi regola è possibile usufruire del bonus energia che consente di risparmiare fino a 300 € sia sulla luce che sul gas. Il requisito per accedere all’incentivo e quello di essere titolare di un reddito complessivo non superiore ai 35.000 € e massimo 40.000.

Ancora in Veneto per le famiglie che versano in condizioni economiche precarie è prevista la tariffa sociale che consente di beneficiare di uno sconto nel caso di isee al di sotto dei 7.500 € per i nuclei in cui sono presenti massimo tre figli, mentre per quelli con più di quattro figli a carico il tetto sale a 20.000 €. Oltre a ciò, va detto anche che Arera ha inteso intervenire stabilendo un meccanismo nuovo per quanto concerne il prezzo del gas e la sua determinazione. a tal proposito a partire dal 1 ottobre di quest’anno, esso sarà stabilito sulla base delle oscillazioni che risultano sul mercato italiano e non più quello di Amsterdam così come avviene attualmente. Non solo rendendo l’aggiornamento non più trimestrale ma mensile si consentirà alle famiglie come anche alle imprese di affrontare meglio le difficoltà.

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