In pensione a 67 anni, perchè sei ancora in tempo per farlo

Il cambio di Governo è un bel pensiero per tutti i lavoratori prossimi alla pensione. Pare però che la situazione non sarà poi tanto negativa nel 2023.

La paura generale è che possa rientrare a pieno regime la legge Fornero all’inizio del prossimo 2023. Questo perché con la scadenza di Quota 102 il prossimo 31 Dicembre, non è ancora stata decisa una nuova riforma pensionistica.

Il Governo Draghi ha ormai il tempo contato, probabilmente non abbastanza da far quadrare i conti per le prossime pensioni. Sarà compito del nuovo esecutivo capire come muoversi all’anno nuovo. Il problema sono anche le rivalutazioni dei contributi pensionistici per le pensioni anticipate.

Ad entrare nella questione è anche l’Unione Europea, che non vede di buon occhio una manovra troppo dispendiosa per le casse statali. L’unica via possibile sembra dunque la temutissima pensione a 67 anni senza possibilità di anticiparla.

O meglio, una possibilità esiste, ma va a penalizzare gravemente il contributo poi ricevuto. In questo caso si potrebbe andare in pensione qualche anno prima purché siano stati versati 42 anni e 10 mesi di contributi.

Addio alla pensione anticipata? Forse resta ancora una possibilità

Un piccolo aiuto sarebbe la creazione di una Quota 41, che diminuisce dunque gli anni di contributi da pagare, nonostante siano comunque tanti. A proporla è stato il segretario generale della Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori, Domenico Marrella:

“Noi siamo aperti a Quota 41 anche per mettere nel dimenticatoio la Legge Fornero e guardare a tutte le strade utili per anticipare la pensione ai lavoratori, specie quelli più in difficoltà, le donne, i disoccupati, chi ha carriere discontinue”.

Purtroppo secondo Draghi questa manovra sarebbe impossibile: stando alle stime dell’Inps il tutto costerebbe allo Stato ben 18 miliardi di euro fino al 2025; dei soldi che in questo momento lo Stato non può permettersi.

Sarà il tempo a dirci come il Governo sceglierà di procedere, dato che in molti sono contrari al ritorno della legge Fornero.

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