Andare in pensione a 56, 61 o 64 anni: con la rivoluzione dell’INPS è possibile ma devi avere vent’anni di contributi

Arrivano opportunità veramente ricche per quello che riguarda le pensioni e non stiamo parlando delle promesse del centrodestra.

Infatti mentre gli italiani attendono con ansia che il centrodestra possa mettere in campo ciò che sta promettendo in questa campagna elettorale sulle pensioni, ci sono già oggi delle ricche opportunità per andare in pensione a 56 anni, a 61 anni oppure a 64 anni.

ANSA

Vediamo come funzionano. In linea di principio il sistema pensionistico italiano prevede un criterio cardine per andare in pensione e cioè quello dell’età di 67 anni e dei 20 anni di contributi versati.

Come andare in pensione molto prima

Tuttavia anche se questo principio cardine è quello di riferimento, ci sono modalità per andare in pensione molto più presto.

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Innanzitutto la prima via per andare in pensione più presto e quello della pensione anticipata contributiva. Può sfruttare la pensione anticipata contributiva chi ha i contributi versati già dal primo giugno 1996. Si può uscire quindi dal lavoro in questo caso a 64 anni di età. Concretamente per sfruttare questa opportunità il modo è quello di chiedere l’anticipo di tre anni della quiescenza ma questo si può fare solo se la pensione è almeno 2,8 volte l’assegno sociale. Quindi se la pensione è di almeno 1.300 euro al mese si può richiedere l’anticipo di 3 anni della quiescenza.

Opzioni molto vantaggiose in determinati casi

Ma un’opzione sicuramente molto valida per i lavoratori è la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile. Si tratta di un’opzione molto vantaggiosa ma non bisogna confondersi sul concetto di invalidità pensionabile. Vediamo che cosa vuol dire questo. Per sfruttare la pensione anticipata con invalidità pensionabile c’è bisogno che l’invalidità sia almeno dell’80%. Ma l’invalidità pensionabile non è la comune invalidità dell’INPS. Infatti l’invalidità pensionabile è un’invalidità molto particolare calcolata sulla reale capacità lavorativa di un lavoratore.

Invalidità pensionabile: è differente

Quindi l’invalidità pensionabile al 80% è qualcosa di diverso rispetto alla normale dichiarazione di invalidità al 80%. Si potrà richiedere di lasciare il lavoro a 61 anni di età nel caso degli uomini. Tuttavia nel caso delle donne lavoratrici con l’invalidità al 80% sempre calcolata nel modo detto prima, si può lasciare il lavoro addirittura già a 56 anni di età. Inoltre non dobbiamo dimenticare l’opzione dell’APE sociale che però è meno conveniente di quelle viste prima.

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