Crisi energetica, ecco il calendario per l’accensione dei termosifoni

La crisi energetica ha portato alla messa a punto di un calendario che stabilisce quando sarà possibile accendere i termosifoni. 

La crisi energetica generata dalla guerra in Ucraina sta provocando conseguenze davvero molto pesanti in particolare sulle famiglie che versano in condizioni economiche precarie. La situazione relativa ai rialzi, peraltro, sta per peggiorare poiché con l’avvento dell’inverno sono stati preannunciati ulteriori aumenti.

Come se non bastasse, poi, la Russia ha di fatto sospeso le forniture di gas e questo non fa altro che far schizzare i prezzi alle stelle.

il calendario per l’accensione dei termosifoni

Per contrastare la situazione, il Governo ha messo a punto un piano del governo al fine di abbassare i consumi di gas naturale. In particolare, Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica, ha reso note le misure di contenimento per realizzare da subito risparmi utili per prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia. In questo modo, si otterrà un consumo stimato sugli 8,2 miliardi di metri cubi. Tali misure entreranno in vigore per la fine di settembre e contempleranno una riduzione della temperatura di un grado per l’uso del riscaldamento all’interno degli edifici. Oltre a ciò, ci sarà uno slittamento dell’accensione degli impianti di 15 giorni. Va detto, che il contenimento dei consumi non sarà lo stesso per tutta Italia. Le misure, infatti, varieranno in base alle zone climatiche  del Paese, che sono in tutto 6 e vanno dalla A alla F.

Nella zona A, si potrà accendere ii riscaldamenti per un intervallo di tempo di 5 ore al giorno, a partire dall’8 dicembre al 7 marzo, mentre nella zona B per 7 ore al giorno ma in questo caso fino al 23 marzo. Per quanto concerne invece le zone C e D, le ore salgono rispettivamente a 9 e 11 ore: nel primo caso si partirà dal 22 novembre fino al 23 marzo, nel secondo dall’8 novembre al 7 aprile. La zona E prevede l’accensione degli impianti per 13 ore al giorno dal 22 ottobre al 7 aprile. Infine, nel caso della zona F non ci sono limitazioni. Ciò detto, il piano in esame si è reso necessario per via della possibile difficoltà derivante dall’interruzione delle forniture di gas da parte della Russia.

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