Bollette e licenziamenti: fa paura il numero delle persone che nei prossimi mesi perderanno il lavoro

Arrivano i primi dati allarmanti a seguito di questa crisi economica che sta colpendo l’Europa e in modo particolare l’Italia. L’inflazione e il caro bollette sta mettendo in ginocchio il nostro Paese. 

Le industrie, adesso, rischiano di licenziare tantissimi operai. Le cause dipendono dagli aumenti delle bollette. Costi enormi con le aziende che non riescono più a sostenere le spese.

Bollette e licenziamenti

Prezzi alle stelle e costi insostenibili per le imprese. Adesso arrivano i licenziamenti. A pagare sono sempre gli operai. Ecco tutti i dati del Centro studi di Confindustria: situazione allarmante con i posti di lavoro che rischiano di saltare seriamente. Tutto ciò a causa degli aumenti per quanto riguarda le bollette di gas e luce.

Bollette e licenziamenti: fa paura il numero delle persone che nei prossimi mesi perderanno il lavoro

Per la prima volta nella storia, sono a rischio chiusura, ben 120 mila imprese non riescono a sostenere i costi. A rilanciare questo dato allarmante è Confcommercio e Coldiretti. Una situazione terribile considerando che ben 2,6 milioni di persone rischiano di perdere il proprio lavoro.

La previsione è terribile, considerando anche la difficoltà economica delle famiglie che devono contrastare l’inflazione e il caro bollette. Il Governo che verrà dovrà gestire questa situazione e provare a dare un sostegno alle famiglie ma soprattutto alle imprese che rischiano di chiudere e licenziare molte persone.

Ecco quanti sono i posti di lavoro persi.  Con questi dati l’Italia andrebbe in recessione. Si prevede, infatti, nel caso peggiore ben 582 mila occupati in meno. 

A causa di questi numeri molto allarmanti, il Centro studi dell’organizzazione di tutela delle imprese, chiede aiuto al Governo. “E’ un contesto molto difficile quello della seconda metà del 2022, la situazione rischia di precipitare e scende sempre di più verso il basso”. Le cause sono dovute ai livelli record dell’inflazione, rincaro del gas e dei tassi di interesse che sono aumentati dalla Banca centrale europea.

Gli industriali specificano: “Troppo alto il rincaro dell’energia sui margini delle imprese. In questi mesi la situazione sta davvero mettendo in difficoltà le aziende. Gli investimenti soffriranno”. 

Si attende il risultato delle elezioni per capire quale sarà il Governo che dovrà gestire questa crisi economica che sta mettendo davvero in ginocchio le famiglie e le imprese. Bisognerà compiere ogni azione per evitare licenziamenti e chiusure di fabbriche e industrie 

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