Pensioni: con la vittoria del centrodestra cambia tutto e arrivano tanti soldi

La vittoria del centro-destra cambia tutto per quello che riguarda il panorama pensionistico italiano.

Infatti il governo Draghi aveva improntato il suo rapporto con le pensioni degli italiani ad una logica di forte rigore.

ANSA

Non a caso Draghi aveva scelto nel suo esecutivo proprio quella Elsa Fornero che tante critiche aveva ricevuto dalla Lega e non solo.

Una grande rivoluzione per le pensioni

Il governo di centrodestra sul fronte delle pensioni si annuncia come completamente in discontinuità rispetto al governo Draghi.

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Quindi cerchiamo di capire le tante novità in arrivo sul fronte pensionistico. Innanzitutto il governo di centrodestra ha promesso un aumento delle pensioni minime a 1000€. Come sappiamo le pensioni minime in Italia sono veramente bassissime e di conseguenza un aumento a €1000 sarebbe fortemente gradito da tutti quei poveri pensionati che purtroppo percepiscono questo aiuto così limitato. Ma se le pensioni minime a €1000 promesse da Silvio Berlusconi sono state sicuramente la cosa che ha fatto più discutere all’interno di questa campagna elettorale, le riforme promesse dal centrodestra non finiscono qui.

Una riforma che rende più semplice andare in pensione

Infatti molto attesa è una riforma delle pensioni a 360°. I sindacati in questi mesi avevano fortemente richiesto al governo la possibilità per i lavoratori di uscire prima dei fatidici 67 anni. Infatti come sappiamo attualmente per uscire dal lavoro i due paletti previsti dalla normativa sono quelli di avere un’età di 67 anni e 20 anni di contributi. Lungamente i sindacati hanno chiesto al governo Draghi di poter uscire già a 63 o 64 anni. Anche il presidente dell’INPS Pasquale Tridico aveva fatto proposte simili. Con il nuovo governo secondo gli esperti queste uscite a 63 o 64 anni potrebbero diventare possibili. Ma le novità molto attese sono anche per quanto riguarda i contributi. Molti esperti del mondo delle pensioni infatti ritengono che il nuovo governo potrà intervenire anche sul fronte dei contributi.

Età pensionabile e contributi: una rivoluzione INPS

Rendere i contributi più amichevoli potrebbe essere un grande aiuto per i pensionati futuri. Infatti un riscatto gratuito della laurea oppure la possibilità di poter riscattare altri periodi della vita potrebbe consentire a tanti che oggi non riescono ad andare in pensione di poterci finalmente andare. Insomma una rivoluzione che era attesa da tempo per rendere il sistema pensionistico italiano più umano e più vicino a gli altri europei.

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