Bollette, ora anche ospedali e pazienti hanno un problema

Non solo cittadini e imprese, ma anche il settore ospedaliero è messo in crisi dall’aumento delle bollette: il motivo

Gli aumenti incredibili delle bollette energetiche negli ultimi mesi e il caro vita in generale stanno mandando in crisi tantissime famiglie italiane e questa ormai è cosa risaputa. Tuttavia non tutti sono a conoscenza del fatto che, oltre ai cittadini e alle imprese, stanno rischiando grosse difficoltà anche alcuni settori essenziali come quello della sanità, sia pubblica che privata.

Caro bollette

Se lo Stato non interverrà in modo deciso, c’è il rischio concreto di un taglio dell’erogazione dei servizi. A lanciare l’allarme sono state le aziende sanitarie ma anche i Comuni e le Province, che si ritrovano a fare i conti con le entrate falciate già dall’emergenza Covid. I rincari di luce e gas sono diventati quasi insostenibile per i bilanci delle Asl e degli ospedali.

Bollette, perché faticheranno anche gli ospedali

Giovanni Migliore, presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere ha spiegato: “Non si tratta solamente di semplici voci di uscita in un bilancio, ma di servizi per il cittadino e per il paziente. In qualche caso stanno già chiedendo la revisione dei prezzi”. Migliore sottolinea quindi anche il problema dell’aumento degli importi contrattuali da parte dei fornitori.

E ancora sul risparmio energetico: “Negli ospedali è marginale perché è estremamente difficile ridurre il consumo energetico, considerando il grande numero di macchinari che devono necessariamente essere attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7”. Nelle sale operatorie infatti non è percorribile la strada dei razionamenti, e la stessa cosa vale per le sale operatorie.

Ecco quindi che la Fiaso chiede un contributo extra dal Governo, che per Migliore deve essere “adatto a garantire la copertura totale delle spese aggiuntive per le bollette in maniera da poter sterilizzare nei bilanci gli effetti del costo extra dell’energia così come già fatto peraltro per l’emergenza Covid”.

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