Inflazione, crisi e bollette: come sarà la nostra vita fra pochi mesi

In un periodo storico come questo in cui imperversano l’inflazione, la crisi e le bollette: in molti si chiedono come sarà la nostra vita fra pochi mesi.

A partire dallo scoppio della guerra in Ucraina si è verificata una crisi energetica insostenibile che ha condotto ad un aumento dei prezzi spropositato che non accenna a diminuire. Senza contare poi che l’inflazione non gioca a favore degli italiani che stanno vedendo indebolendosi sempre di più il loro potere d’acquisto con le conseguenze del caso sull’intera economia del Paese.

Inflazione, crisi e bollette: come sarà la nostra vita fra pochi mesi

In una simile situazione, in molti si chiedono quale sarà la loro vita fa pochi mesi. Ursula von der Leyen si è espressa al riguardo ammettendo che quello in atto è un periodo molto duro ma che tuttavia alla fine l’Europa riuscirà ad avere la meglio.

Inflazione, crisi e bollette: come sarà la nostra vita fra pochi mesi

Non a caso, sono state proposte una serie di misure di contrasto ai prezzi dell’energia che in inverno sono destinate ad aumentare. Tra le varie, ad esempio, c’è quella che prevede l’obbligo di ridurre il consumo di energia per almeno il 5 per cento in particolar modo durante le ore di picco. In poche parole, ogni Paese dovrà procedere con la riduzione della domanda di energia nelle ore di maggiore richiesta. Va detto comunque che non c’è ancora un accordo sul tetto al prezzo del gas a favore del quale si è espresso Mario Draghi e per cui è necessario il parere positivo anche di Olanda e Germania che al momento non è ancora arrivato.

Inflazione, crisi e bollette: come sarà la nostra vita fra pochi mesi

La von der Leyen nel frattempo ha spiegato che nel caso in cui dovesse esserci un tetto questo riguarderà gli extraprofitti e dunque non il prezzo. In particolare lo ha proposto sui ricavi delle compagnie che producono elettricità a basso costo per un ricavo totale di più di 140 mld di euro per gli Stati membri dell’Unione Europea. Si tratta di una somma che andrebbe ad attutire sicuramente le conseguenze generate dalla crisi energetica. Senza contare poi che le compagnie petrolifere sono chiamate a dare il loro contributo e aiutare a superare la crisi dal momento che stanno accumulando profitti davvero spropositati.

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