Gas, altre brutte notizie per l’Italia

In materia di gas, per l’Italia sembra mettersi ancor amale: sono in arrivo altre brutte notizie: ecco di cosa si tratta.

Oramai da qualche tempo l’Italia, così come la gran parte dei Paesi membri dell’Ue, si sta battendo per l’introduzione di un tetto sul prezzo del gas, il cosiddetto price cap. La Commissione Europea però ha risposto in maniera negativa al riguardo.

Gas

Secondo la Germania e l’Olanda, infatti, questa misura non rappresenta una valida soluzione al problema legato agli aumenti. Il rischio infatti è che possa far vacillare la sicurezza riguardo agli approvvigionamenti nel Continente Europeo. Piuttosto, sarebbe meglio avanzare la richiesta di sconti ai fornitori di gas che risultano essere più credibili. Questo, difatti, determinerebbe la possibilità di ottenere sconti immediati e di sviluppare un rapporto di collaborazione nel corso della transizione energetica. Va detto che la Commissione Europea si è detta anche favorevole ad altre misure come, ad esempio, le tasse sugli extraprofitti come anche i sussidi destinati tanto alle famiglie quanto alle imprese. In ogni caso, stando a quanto reso noto da un funzionario di Bruxelles sono tanti i Paesi Ue che si stanno mostrando irrequieti. Questo è causato soprattutto dal fatto che vorrebbero un intervento incisivo e concreto. Ad ogni modo, il funzionario ha anche rimarcato il fatto che attualmente non c’è una voce unitaria e dunque le discussioni proseguono.

In un simile contesto, è chiaro che con l’avvento dell’inverno ci si troverà a pagare non solo gli aumenti sulle bollette ma anche l’assenza di una politica unitaria in grado di far fronte alla crisi internazionale. Com’è chiaro, la situazione sta avendo inevitabili ripercussioni sociali che potrebbero incentivare la crescita di consensi in favore di movimenti populisti che si professano contro l’Unione Europea. In poche parole, è di fondamentale importanza intervenire al più presto per contrastare il caro bollette poiché in caso contrario non si farà altro che accrescere il malcontento delle famiglie e anche delle imprese. E’ auspicale di conseguenza un cambiamento di rotta da parte di Bruxelles che possa tradursi in una politica unitaria che vede i Paesi membri a lavoro nella stessa direzione.

Impostazioni privacy