Razionamenti dell’energia elettrica, quando inizieranno davvero

Come stiamo affrontando il percorso di indipendenza dal gas russo? L’Italia è impegnata da diverso tempo in questo processo e i segnali sembrano promettenti. Tuttavia ci sarà comunque bisogno di razionare i consumi di gas ed energia elettrica.

I razionamenti richiesti dall’Unione Europea prevedono che l’Italia riesca a raggiungere il 90% del gas stoccato entro dicembre. Inoltre, se passerà il piano della Commissione Europea sui razionamenti dell’energia elettrica, ci saranno anche i razionamenti elettrici con l’abbassamento della potenza elettrica.

Mario Draghi, Daniele Franco e Roberto Cingolani
Foto ANSA

Come se la sta cavando l’Italia rispetto a questo programma di razionamenti? Piuttosto bene in effetti. Il programma di raggiungere il 90% degli stoccaggi entro dicembre è stato già raggiunto, e con largo anticipo. Parla di questo traguardo il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, ringraziando tutti gli enti coinvolti nei lavori per raggiungerlo. Questo segna un passo molto importante nella lotta alla crisi del gas.

Razionamenti dell’energia elettrica, quando inizieranno davvero

Il raggiungimento del traguardo dello stoccaggio del gas è stato importante da raggiungere perché siamo riusciti ad arrivare appena in tempo, prima che il danneggiamento del Nord Stream 1 rallentasse i lavori.

Buone notizie anche per quanto riguarda i nuovi contratti di fornitura. Grazie all’intervento del Governo Draghi, Enel ha siglato con la Sonatrach, la compagnia petrolifera statale algerina, una serie di accordi per la fornitura di gas naturale per il prossimo anno. Grazie a questa possibilità e alla possibilità di stoccare anche più gas da ora a metà dicembre, la possibilità che l’Italia rimanga senza energia è davvero bassa. Secondo le stime ci sono possibilità che in Italia dovremo ricorrere ad una ulteriore razionalizzazione del gas e dell’elettricità solo nel mese di febbraio. A quel punto, però, le temperature avranno ricominciato ad alzarsi e il consumo di energia sarà relativamente minore.

Rigassificatore di Trieste
Foto ANSA

L’obiettivo con lo stoccaggio e i nuovi contratti di fornitura è quello di sganciarsi definitivamente dalla dipendenza del gas russo. Giocando bene le nostre carte sarà possibile presto tornare ai consumi precedenti alla guerra senza essere obbligati a comprare gas dalla Russia. Una parte importante del processo, secondo Eni, lo faranno i rigassificatori, in costruzione nel mar Tirreno, a largo di Piombino e nell’adriatico. Secondo i vertici di Eni, la presenza dei rigassificatori saranno essenziali per garantire l’indipendenza dalla Russia.

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