Quali speranze per le Partite Iva con il nuovo Governo

Flat tax, c’è spazio di manovra per il nuovo governo di centrodestra per il taglio delle tasse? Vediamo le novità per le partite Iva.  

La flat tax è uno dei cavalli di battaglia della destra. Ora che Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha vinto le elezioni politiche 2022, ci sarà davvero un taglio delle tasse per le partite Iva?

Ansa, Roma

Ogni partito all’interno della coalizione del centrodestra ha nel suo programma un’idea di tassa piatta. Si passa dalla flat tax al 15% estesa a tutti (cioè non solo partite Iva, ma la stessa tassazione verrebbe applicata anche ai lavoratori dipendenti) proposta dalla Lega, alla tassa piatta al 23% proposta da Forza Italia. Fratelli d’Italia, invece, ha proposto una flat tax incrementale, cioè applicata sull’aumento dei redditi dichiarati. Il nuovo governo però ha i tempi stretti: c’è la legge di Bilancio da scrivere, su cui discutere e da approvare entro il 31 dicembre 2022, altrimenti si rischia l’esercizio provvisorio, durante il quale non si possono adottare variazioni di bilancio ma, al contrario, ci si deve limitare e gestire le operazioni di ordinaria amministrazione. I rischi dell’esercizio provvisorio sono molto seri, come il collasso economico e la perdita di affidabilità dell’Italia per gli investitori stranieri e i vertici Ue. Lo scrive money.it.

Flat tax, le novità per le partite Iva: cosa succederà ora che il centrodestra ha vinto le elezioni

Ansa, Roma

Visti i risultati delle elezioni politiche, è molto probabile che la prossima legislatura verrà guidata da Giorgia Meloni. Il programma di Fratelli d’Italia prevede, per quanto riguarda il taglio delle tasse: la riforma delll’Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare; l’estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato; introduzione della flat tax sull’incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la prospettiva di un ulteriore ampliamento per famiglie e imprese; progressiva eliminazione dell’Irap; razionalizzazione dei micro-tributi. È vero che la proposta di Meloni della flat tax incrementale (vuol dire che la flat tax si applicherebbe al 15% solo all’aumento del reddito) è la meno onerosa (tra quelle della coalizione di centrodestra) ma ci sono almeno due problemi.

Cosa penserà il nuovo governo?

Il nuovo governo ancora non si è formato ma ha già una lunga e importante serie di impegni. I più impellenti sono due: da un lato le riforme del Pnrr, con tutte le scadenze che ne conseguono (e il rischio di perdere i fondi europei se si sforano le consegne). Dall’altro, la legge di Bilancio. Si tratta della legge con cui il Governo comunica al Parlamento le spese pubbliche e le entrate previste per l’anno successivo in base alle leggi vigenti.

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