Reddito di Cittadinanza, per il futuro le notizie sono pessime

Si torna a parlare di Reddito di Cittadinanza a pochi giorni dalle elezioni: il futuro del sussidio potrebbe essere in pericolo.

La misura previdenziale messa in atto dal Movimento 5 Stelle già qualche anno fa è stata amata e odiata. Non c’è una via di mezzo. La carta gialla ha certo aiutato molti, ma danneggiato altri.

Reddito di Cittadinanza

Tra i partiti politici in particolare Fratelli D’Italia non è mai stato d’accordo al Reddito, definendola una misura che, invece di incentivare gli italiani al lavoro, ha avuto il risultato completamente opposto.

Il 25 Settembre ha segnato una netta vittoria del centrodestra e di Fratelli d’Italia. Non c’è da meravigliarsi che, adesso che il partito è diventato il primo in Italia, il futuro governo deciderà come gestire il RdC, se continuare ad erogarlo o no.

Il progetto di Fratelli d’Italia: il RdC rischia grosso

Con molte probabilità sarà proprio la leader del partito, Giorgia Meloni, a diventare il prossimo presidente del consiglio e ad insediarsi a palazzo Chigi insieme alla sua nuova squadra entro la metà di Ottobre.

Il nuovo governo si troverà ad affrontare subito due temi caldissimi: la Legge di Bilancio 2023 e il Reddito di Cittadinanza. Adesso i beneficiari del sussidio sono molto preoccupati, dato che in campagna elettorale il centro destra aveva esplicitamente dichiarato di volerlo abolire così come lo conosciamo oggi.

Al posto del RdC vorrebbero mettere in atto una nuova misura assistenziale per le fasce più deboli della popolazione, togliendo gradualmente il RdC a chi lo percepisce attualmente. L’idea è quello di dimezzarne i fondi e l’importo.

Da 9 miliardi di spesa annua si passa a 4,5 miliardi; il resto servirà a sostenere chi non è in età lavorativa o chi per varie condizioni è impossibilitato a lavorare. Dunque over 60, disabili, invalidi, che percepirebbero un nuovo sussidio insieme alla pensione.

Giorgia Meloni sul reddito di cittadinanza

L’obbiettivo della Meloni è quello di dare il RdC solo a chi ne ha davvero bisogno. Il resto dovrà trovare un lavoro o al primo rifiuto sarà revocato il Reddito. Per incentivare al lavoro potrebbero essere istituiti corsi di formazione per vari settori.

Inoltre si pensa di dare nuovi contributi alle imprese che decidono di assumere e riformare i centri dell’impiego, troppo poco attivi e utili. Su 20% dei soggetti con RdC che sono stati reinseriti nel mondo del lavoro, solo il 4% è stato aiutato dai centri dell’impiego.

Tanti dunque i grattacapi del nuovo governo, che oltre ai lavoratori e ai disoccupati dovrà pensare anche ai pensionati, che non riescono più a tirare avanti a causa del tasso d’inflazione elevatissimo.

In campagna elettorale la Meloni ha dichiarato di voler istituire una pensione minima di 1.000 euro, una proposta utile ma difficile da mettere in atto. Solo il tempo ci dirà se Fratelli d’Italia riuscirà a mantenere le promesse fatte.

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