L’ultima scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi con modello 730 era in data 30 settembre. Per chi non l’ha presentata pur avendone il dovere si prospettano problemi. Le sanzioni e le ritorsioni dell’Agenzia delle Entrate possono essere anche molto gravi.
La dichiarazione dei redditi è il principale strumento di controllo da parte del Fisco sulle attività dei lavoratori in Italia. I dati che arrivano tramite questo documento sono estremamente importanti per tenere sotto controllo i pagamenti delle tasse e le entrate dello Stato, in modo da evitare evasioni fiscali.

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Inoltre la dichiarazione dei redditi è importante anche per i cittadini. Oltre a dimostrare la regolarità della propria posizione fiscale, questo documento può servire anche a rientrare dei soldi dei rimborsi di spese sanitarie fatte quest’anno, oppure bonus percepiti come crediti d’imposta. Per questo è importante compilare e inviare la dichiarazione secondo le regole, e sempre per questo motivo l’Agenzia delle Entrata cerca di fare di tutto perché questo accada.
Quello che rischi se non presenti la dichiarazione dei redditi
L’Agenzia delle Entrate non se la prende troppo con i ritardatari. Se si è dimenticato di inviare la dichiarazione dei redditi entro la data di scadenza, nel caso del modello 730, il 30 settembre, è comunque possibile inviarla entro 90 giorni dalla scadenza. In questo modo si regolarizza la propria posizione con una spesa extra minima.
In caso non si presenti la dichiarazione dei redditi dopo 90 giorni dalla data di scadenza, oppure risultano oltre 50.000 euro di imposte evase, la dichiarazione viene definita omessa. La prima conseguenza di una dichiarazione dei redditi omessa è che il proprietario subisce una sanzione che va dal 120% al 240% dell’ammontare delle spese dovute, con il minimo imposto a 250 euro. Nel caso in cui non siano dovute imposte, ma manchi comunque la dichiarazione, la sanzione si assesta tra i 250 e i 1.000 euro.

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Nel caso di imposte evase per un valore superiore a 50.000 euro, scattano le procedure penali. Il decreto fiscale del 2020 ha introdotto le sanzioni per questo procedimento: da un minimo di 1 anno e 6 mesi a un massimo di 4 anni di reclusione. Quindi, per chi ha dimenticato di inviare la dichiarazione dei redditi con modello 730 semplificato al 30 settembre, farebbe meglio ad attivarsi immediatamente.