Prezzi insostenibili anche nel 2023. Cosa farà l’Italia

Anche nel 2023 potrebbe continuare il fenomeno dell’aumento dei prezzi. Ecco, quindi, che cosa farà il nostro Paese

Il rincaro dei prezzi di energia, e non solo, sta mettendo in ginocchio l’economia del Paese. Sono già numerosissime le aziende e piccole/medie imprese che hanno deciso di chiudere o sospendere in maniera indefinita le attività lavorative a causa degli aumenti dei prezzi.

(Prezzi Italia/Ansa)

Se i cittadini erano ormai pronti ad affrontare un autunno difficile, sono in molti a sentirsi spaesati quando si parla di prezzi insostenibili anche per il 2023. Uno scenario preoccupante che metterebbe a rischio il tessuto socioeconomico del Paese. Ecco che cosa farà l’Italia per reagire alla crisi.

Prezzi in aumento anche per il 2023. Ecco che cosa farà l’Italia

Il momento è particolarmente difficile per l’Europa e l’Italia intera. Con l’arrivo dell’autunno, come ampiamente anticipato dagli esperti, si è iniziato a registrare un aumento dei prezzi incredibile, con a capo il rincaro dei costi sulla bolletta.

Secondo L’Agenzia internazionale dell’energia, per far fronte alla crisi saranno cruciali “le misure di risparmio di gas in Europa”. Sarà questo il passo decisivo da fare per affrontare l’inverno, in vista di ulteriori interruzioni delle forniture di gas da parte della Russia e dei continui rincari dei prezzi previsti per tutto il 2023.

Ma se alcuni Paesi, come la Germania, hanno già portato avanti da sole delle iniziative, ci si chiede come reagirà il nostro Paese, alle prese con una transizione di governo per nulla semplice. Intanto la Polonia e l’Olanda si sono unite a Berlino per quanto riguarda le iniziative solitarie per calmierare i prezzi del gas.

(Prezzi Italia/Ansa)

Grazie alla loro azione, i consumi di gas nell’Unione Europea (nei primi sette mesi del 2022) sono calati di circa il 10% rispetto agli ultimi cinque anni. Non avviene la stessa cosa per Italia e Spagna, dove i consumi sono stati più o meno stabili rispetto agli anni scorsi. Dunque, ci si attende un repentino cambio di passo da parte dei due Stati, che dovranno impegnarsi a rispettare l’impegno preso con l’Ue secondo cui si ridurranno del 15% i consumi di gas tra agosto 2022 e marzo 2023.

L’Italia, infatti, aveva fatto registrare una diminuzione dei consumi pari al 4,9% nel mese di luglio, ma a fronte di nessun taglio fatto nei mesi precedenti. Anzi, durante i mesi estivi il nostro è risultato essere il Paese che ha consumato di più tra tutti i Paesi dell’Unione.

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