“Blocco dei distacchi di forniture” ecco l’unica salvezza per gli italiani

L’Italia ha già tanti problemi ma le minacce non finiscono: si prospetta il rischio dei blocchi delle forniture

Nel dibattito politico è tornato ad inserirsi Moody’s che lancia un avvertimento al centrodestra spiegando che non deve esser fatta nessuna deviazione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) targato Draghi, pena il declassamento del debito pubblico. Nell’ultimo report gli analisti di Moody’s hanno spiegato le conseguenze di che una serie di politiche fiscali non in grado di soddisfare i mercati.

“Blocco dei distacchi di forniture” ecco l’unica salvezza per gli italiani

Si potrebbe arrivare a un’ondata di sfiducia sul titolo sovrano di Roma: “Declasseremo probabilmente i rating dell’Italia se dovessimo anticipare un significativo indebolimento delle prospettive di crescita di medio termine del Paese, probabilmente a causa della mancata attuazione delle riforme per rafforzare la crescita, comprese quelle delineate nel Pnrr del Paese”.

“Blocco dei distacchi di forniture” ecco l’unica salvezza per gli italiani

Blocchi delle forniture, la minaccia di Moodys

Si fa riferimento alla prospettiva che il nuovo governo di centrodestra con a capo Giorgia Meloni possa decidere di rinegoziare il Pnrr partendo dalle proprie richieste, oppure che produca un allentamento fiscale con le sue manovre. L’agenzia americana teme che “l’ambiente politico ostacoli l’attuazione delle riforme strutturali”, rallentando quindi l’attuazione del Pnrr.

Questo porterebbe a una pressione al ribasso sulla spesa per gli investimenti in un momento in cui l’inflazione e la crisi energetica stanno già pesando molto. Non è la prima volta che Moody si dedica a un rapporto problematico sull’Italia e rimane anche il pregiudizio sul centrodestra, anche ora che è stata trovata una relativa stabilità politica.

Chi non la pensa allo stesso modo è Dbrs Morningstar: “Un governo di destra non altererà in modo significativo i fondamenti economici dell’Italia. Il nuovo esecutivo sarà probabilmente meno riformista e più protezionista del governo Draghi, ma non prevediamo un completo deragliamento del programma di riforme né un cambiamento drammatico nella strategia fiscale generale”.

Moodys però appare molto pregiudiziale su Roma e l’Italia non ha bisogno anche di questa minaccia dopo tutti i problemi economici già derivati da bollette e altre spese.

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