Bollette, al ristorante il costo arriva direttamente sul conto

Davanti alla minaccia costante del caro bollette sui ristoranti, si stanno diversificando due strade percorse dagli esercenti: trasparenza e sotterfugio. Molti ristoranti stanno cercando di ovviare al problema dell’aumento dei costi di ingredienti ed energia, con metodi diversi.

Dal momento dello scoppio della guerra e della crisi del gas abbiamo visto moltissimi approcci diversi ai rincari. Alcune delle attività più colpite da questi aumenti sono quelle dell’ambito della ristorazione. Bar e ristoranti in tutta Italia si sono trovati improvvisamente con bollette altissime da pagare e la necessità di trovare i soldi per farlo.

Pranzo a ristorante
Foto ANSA

Alcuni hanno utilizzato la via del sotterfugio. Con il problema di dover pagare bollette sempre più alte, anche i prezzi dei cibi dovevano essere aumentati. Ecco quindi che su molti menù sono aumentati di 2 o 3 euro i prezzi di tutti i cibi. Esemplare il caso di una pizzeria in cui il proprietario, dopo le proteste per una pizza margherita a 10 euro, ha deciso di esporre all’entrata la bolletta di quel mese per spiegare la situazione.

La voce “energia” sul menù del ristorante

L’evento appena citato è stata la scintilla per lo scoppio dell’iniziativa “bollette in vetrina”, con milioni di ristoranti e bar in tutta Italia che mettono in bella mostra le proprie bollette per sensibilizzare i clienti sul tipo di problemi che stanno affrontando. Qualcuno, però, si è spinto addirittura oltre.

La via della rasparenza assoluta sembra essere diventato il mondo principale per comunicare con i clienti. Quindi alcuni ristoranti piuttosto che aumentare i prezzi del menù, decidono di aggiungere un’ulteriore voce “energia”, come se fosse un secondo coperto. L’idea è partita da Simone Sgariglia, titolare del ristorante Hops! di Civitanova. L’idea è venuta fuori dopo alcune recensioni poco lusinghiere sui prezzi dei piatti del ristorante. Il titolare ha dunque preferito essere chiaro e diretto con i suoi clienti piuttosto che nascondersi dietro all’aumento dei prezzi, che stavano avendo l’effetto di allontanare persone dal suo ristorante.

Iniziativa bollette in vetrina
Foto ANSA

Nonostante non tutti i clienti abbiano apprezzato questo costo extra, Sgariglia afferma che non è neanche troppo rispetto a quanto sta pagando per mandare avanti il ristorante. L’aumento delle spese per le bollette è stato talmente alto che la quota richiesta ai clienti per l’energia non dovrebbe essere, come è, di 2 euro a persona, ma di 5. Il titolare di Hops! dichiara che si tratta di una misura di emergenza per rimanere attivo nonostante la crisi del gas e che una volta che il prezzo dell’energia si sarà abbassato, provvederà ad abbassare o cancellare completamente la voce dal menù.

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